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...se non ci fossero i libri, noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini.
Cardinale Bessarione
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S. Frederick StarrL'illuminismo perdutoL'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano L'affascinante storia culturale dell'Asia centrale nel suo periodo di massimo fulgore, quando tra Kazakistan, Afghanistan, Iran e Xinjiang fiorirono commerci, città leggendarie, arti raffinate e tutti i campi della conoscenza, dall'astronomia alla matematica, dalla filosofia alla medicina conobbero sviluppi con pochi eguali nella storia dell'umanità. In questo ampio saggio riccamente illustrato, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell'illuminismo medievale nella Grande Asia centrale. La vita movimentata in popolose città organizzate e le sorprendenti creazioni di molte importanti personalità nei piú svariati campi del sapere vengono collocate dall'autore all'interno di un vivace affresco storico del periodo. Poiché molti scienziati e intellettuali scrissero per lo piú in arabo, a lungo sono stati definiti «arabi». In realtà, appartenevano a popolazioni persiane e turche che vivevano nella vasta regione che oggi si estende dal Kazakistan all'Afghanistan e dall'area piú orientale dell'Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Fu infatti nell'Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle piú belle poesie del mondo e libri che sarebbero serviti a definire la medicina europea. Con i soli strumenti della logica, basandosi sui dati dell'osservazione diretta, il persiano Biruni dedusse persino che dovevano esistere altre terre oltre a quelle conosciute, scoprendo in un certo senso l'America cinque secoli prima di Colombo. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò abbia influenzato la cultura europea dai tempi di Tommaso d'Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, e abbia avuto un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte dell'Asia. Questa storia culturale e intellettuale dell'Asia centrale inquadra nascita, sviluppo e declino di un periodo cruciale nella storia dell'umanità. S. Frederick Starr è presidente e fondatore del Central Asia-Caucasus Institute & Silk Road Studies Program, un centro di ricerca e studi politici associato con la School of Advanced International Studies (SAIS) della Johns Hopkins University e l'Institute for Security & Development Policy di Stoccolma. È stato inoltre presidente dell'Oberlin College e dell'Aspen Institute; ha iniziato la sua carriera di archeologo con una campagna di scavi a Gordio, in Turchia, e lavorando alla mappatura della Via Reale di Persia. Tra i suoi libri ricordiamo Decentralization and Self-Government in Russia, 1830-1870 (Princeton University Press, 1972), Melnikov. Solo Architect in a Mass Society (Princeton University Press, 1978), Red and Hot. The Fate of Jazz in the Soviet Union 1917-1980 (Oxford University Press, 1983) e il volume, curato con Svante E. Cornell, The Guns of August 2008: Russia's War in Georgia (M.E. Sharpe, 2009). Per Einaudi ha pubblicato, nel 2017, L'illuminismo perduto, tra i vincitori del Prose Award 2013 della Association of American Publishers nella sezione European and World History e, nel 2014, inserito da «Choice» fra gli Outstanding Academic Titles.
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