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Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire.
Italo Calvino
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Julian BarnesPrima di me
A trentotto anni, sposato da quindici, a metà strada con il pagamento di un mutuo e, verosimilmente, della sua stessa esistenza, a Graham Hendrick pare già di intravedere la china. Storico diligente, marito annoiato e padre distratto, è incapace di grandi emozioni e da tempo ha rinunciato ai piaceri del corpo, riducendosi a custodire tutto quanto abbia per lui valore nello spazio esiguo della sua scatola cranica. Poi, il 22 aprile 1977, incontra a una festa la giovane ed effervescente Ann Mears e da quel momento dà inizio ai suoi «giorni di miele». Dapprima si incontrano clandestinamente e di lei ama la spontaneità, la franchezza, quel modo incantevole e disinibito di parlare di sé e del suo passato; insomma, tutt'altro rispetto a ciò a cui lo ha abituato la moglie, la detestabile Barbara, dalla quale si separa molto presto. Graham e Ann convolano a nozze e la loro «vacanza» sembrerebbe destinata a durare tutta una vita. Senonché, Graham si ritrova in un cinema di periferia con la figlia Alice a vedere una pellicola in cui Ann recita il ruolo imbarazzante di sgualdrinella del gangster. È in quel preciso istante che il dubbio si insinua e il suo amore, che vorrebbe esclusivo, è inquinato dal rimpianto di non essere il primo, dall'ansia lacerante di scoprire chi e quanti lo hanno preceduto. Perché la sua gelosia, una lente che ingrandisce e distorce, non ha nulla a che fare con lo stato presente, e Graham, da storico rigoroso qual è, applica un metodo di ricerca infallibile, un'indagine tanto scrupolosa quanto ossessiva, al punto da non saper piú distinguere la vita vera dalla vita di celluloide, i fatti quotidiani dagli incubi notturni. C'è qualcosa che unisce Prima di me, pubblicato da Julian Barnes nel 1982, a Il pappagallo di Flaubert, uscito pochi anni piú tardi: il bisogno, la smania di scoprire la verità sulla vita di un altro, che si tratti del proprio idolo letterario e modello ispiratore, o della propria amatissima compagna di vita. La spettacolare maestria di Barnes consiste nel trascinarci passo passo dentro la dimensione comica della paranoia, fino a farci riconoscere la spaventosa plausibilità di ciò che appare dapprima semplicemente grottesco. Ne emerge un romanzo comico e scabroso, nonché un trattato lucidissimo sull'amore, il sesso, la gelosia, l'infedeltà e, non ultimo, il potere dell'immaginazione malata. Julian Barnes è nato a Leicester. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Somerset Maugham Award, il Prix Médicis, lo Shakespeare Prize, l'Ordre des Arts et des Lettres, il David Cohen Prize for Literature e il Premio Malaparte. Con Il senso di una fine ha vinto il Man Booker Prize 2011. Fra le sue opere, tutte in corso di pubblicazione per Einaudi, sono a catalogo: Una storia del mondo in 10 capitoli e 1/2, Oltremanica, Amore, ecc., England, England, Amore, dieci anni dopo, Arthur e George, Il senso di una fine, Evermore, Livelli di vita, Il pappagallo di Flaubert, Metroland, Il rumore del tempo e Il porcospino.
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