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Hasek, Le vicende del bravo soldato Svejk

collana: i Millenni  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2010
pagine: XCIV - 1006
prezzo: € 85,00
ISBN: 9788806196219
a cura di: Giuseppe Dierna
traduzione di: Giuseppe Dierna
Illustrazioni di: Josef Lada con 2 cartine e 185 illustrazioni nel testo.
argomento: classici
formato: rilegato in cofanetto
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collana: ET einaudi tascabili biblioteca 
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2013
pagine: 1024
prezzo: € 19,00
ISBN: 9788806216177
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Jaroslav Hašek

Le vicende del bravo soldato Svejk

Durante la guerra mondiale

 

Romanzo che si snoda per libera accumulazione di frammenti disordinati (o ordinati secondo una logica «altra»), lo Svejk si appaia alle grandi narrazioni digressive di Cervantes e di Sterne, alle quali lo affratellano anche alcuni procedimenti comici.

Come scrive nell'introduzione Giuseppe Dierna, che ha interamente ritradotto il romanzo, «l'elemento centrale nello Svejk è il continuo sdoppiamento della narrazione, un'ambiguità di fondo, un discorso che procede costantemente su un doppio piano, mantenendosi in bilico tra una narrazione realistica e la sua continua messa in parodia, e questo ai vari livelli del testo (voce narrante, personaggio Svejk, linguaggio, sviluppo della trama). O ancora meglio: delegando ora a Svejk e ora al narratore la guida delle operazioni, Hasek mette premeditatamente in atto nel suo romanzo un ininterrotto e diabolico gioco parodico con i codici del linguaggio e della narrazione, in un contesto da ultimi giorni dell'umanità che di tanto in tanto affiora in tutta la sua violenza».
Con questa edizione si ripropone dunque un'opera con la dichiarata intenzione di cambiarle radicalmente di posto nel panorama della letteratura del Novecento: da classico marginale, espressione di una facile tradizione popolare, a raffinato capolavoro di grande complessità. Ma non per questo di meno godibile lettura.

 

Jaroslav Hasek nasce a Praga nel 1883. Diventa famoso come autore di racconti umoristici e come giornalista di riviste e quotidiani. Personaggio eccentrico, anarchico, animatore delle osterie praghesi, finisce spesso, con i suoi atteggiamenti bizzarri e provocatori, per dividere i giudizi e le coscienze di una Felix Austria ormai a fine corsa.
Partito nel 1915 per la guerra sul fronte galiziano, scompare per sei anni nelle terre russe dove, all'indomani della rivoluzione, si unisce alle fasce più radicali della resistenza ceca filosovietica fino a entrare nell'Armata Rossa.
Nel dicembre del 1920 il suo rientro a Praga gli procura non pochi grattacapi, come l'imputazione per bigamia (si era sposato per la seconda volta con una donna russa) e le accuse di propaganda bolscevica e di alto tradimento nei confronti del popolo cecoslovacco.
Muore nel 1923, non ancora quarentenne, nella cittadina di Lipnice, dove si era trasferito per continuare a scrivere Le vicende del bravo soldato Svejk (Einaudi, 2010 e 2013) senza la costante tentazione delle osterie di Praga.

 

 

 


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