Breviario Proustiano


collana: Letture Einaudi 
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2011
pagine:  240
prezzo: € 18,50
ISBN: 9788806208455
a cura di: Patrizia Valduga
traduzione di:  Giovanni Raboni
argomento: narrativa straniera
formato: brossura
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Breviario proustiano

Massime e sentenze della Recherche

 

Aforismi, massime, sentenze. In ogni pagina della Recherche si incontrano meditazioni di straordinaria profondità. Perché Proust è un grande narratore, ma è ugualmente un grande scrittore della tradizione moralistica francese, quella che va da Montaigne a Pascal, a Rochefoucauld, a Joubert. Ecco dunque che Patrizia Valduga, estraendo dai sette libri circa 1500 pensieri, ci propone un nuovo modo di leggere la Recherche. Parziale, sì, ma del tutto legittimo e profondamente radicato nel dna proustiano.

Viviamo, di solito, col nostro essere ridotto al minimo; la maggior parte delle nostre facoltà rimangono assopite, fidandosi dell'abitudine che sa cosa si deve fare e non ha bisogno di loro.

Di calma non ce ne può mai essere nell'amore, perché quel che si è ottenuto non è che un nuovo punto di partenza per desiderare dell'altro.

Nell'attesa, l'assenza di quel che si desidera ci fa soffrire a tal punto da renderci insopportabile qualsiasi altra presenza.

Non si ama più nessuno quando si è innamorati.

La felicità ha, si può dire, una sola utilità: rendere possibile l'infelicità.

La bellezza è una catena d'ipotesi che la bruttezza restringe, sbarrando la strada che già vedevamo protendersi verso l'ignoto.

Chi non assimila ciò che nell'arte è davvero nutriente, ha continuamente bisogno di gioie artistiche, in preda a una bulimia che non lo lascia mai sazio.

 

Patrizia Valduga è nata nel 1953. Vive a Milano. Presso Einaudi sono usciti Medicamenta e altri medicamenta (1989); Cento quartine e altre storie d'amore (1997); Prima antologia (1998); Quartine. Seconda centuria (2001); Requiem (2002); Lezione d'amore (2004) e Libro delle laudi (2012). Ha tradotto John Donne, Molière, C.-P. J. de Crébillon, Mallarmé, Valéry, Céline, Beckett e il Riccardo III di Shakespeare (1998), recentemente riproposto negli «Einaudi Tascabili» e, nel 2011, ha curato il Breviario Proustiano.

 

 

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