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Botero, Della ragion di Stato

collana: i Millenni
editore: Einaudi
data pubblicazione: 19/04/2016
pagine: 504
prezzo: € 80,00
ISBN: 9788806225940
a cura di: Pierre Benedittini
a cura di:  Romain Descendre
introduzione di: Romain Descendre
traduzione di:
argomento: classici
formato: rilegato cof. con tavole fuori testo
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Giovanni Botero

Della ragion di Stato


La risposta cattolica e controriformista alle teorie di Machiavelli e Bodin rimane uno dei trattati politici piú importanti della storia europea.

Con Giovanni Botero la «ragion di Stato », per la prima volta nella storia delle idee, diventa oggetto di una riflessione ampia e articolata che fa emergere (anche se poi la formula è stata usata con un'accezione riduttiva, distante da quella originaria) una scienza del governo monarchico, di ispirazione cattolica e con intenti chiaramente antimachiavellici, ma con non pochi debiti nei confronti dell'autore del Principe. Lungi tuttavia dal limitarsi a un'opera di confutazione, il trattato di Botero sfrutta un'ampia informazione che alla solida cultura classica e scritturale congiunge conoscenze storico-geografiche derivanti dalle scoperte avvenute durante il secolo. E rispecchia una visione in cui la politica è legata non solo alle leggi e alle armi, ma anche all'economia e alla demografia. Decisamente moderna è la sua concezione di misurare la potenza di uno Stato dalle variabili economiche, fra le quali dà la massima importanza allo sviluppo delle attività produttive e commerciali. Questo trattato è entrato immediatamente nelle biblioteche dei sovrani europei; ed è stato, per i teorici politici, da Hobbes a Montesquieu, un importante punto di riferimento, sia che fosse approvato sia che fosse contrastato. Perciò Botero rimane uno degli autori italiani tuttora essenziali per capire l'evoluzione del pensiero politico moderno, e meritava che la sua opera fondamentale venisse finalmente riproposta con scrupolosa esattezza. La presente edizione critica propone il testo definitivo del 1598, per la prima volta arricchito da tutte le varianti delle principali versioni precedenti (non solo la princeps del 1589, ma anche quelle del 1590 e 1596), il che consente di seguire il lavoro di revisione condotto dall'autore. I curatori, Pierre Benedittini e Romain Descendre, sono due italianisti e studiosi francesi che hanno curato l'edizione recente, in Francia, dei trattati di Botero. Un'ampia introduzione di Descendre contestualizza il contributo boteriano nella storia della costituzione del lessico politico moderno. Correda il volume un apparato di tavole fuori testo che riproducono opere dell'Arcimboldo, artista coevo di Botero, le cui fantasiose invenzioni fungono da sintonico controcanto ai principali concetti del pensatore.

 

Giovanni Botero (Bene Vagienna 1544 - Torino 1617) è stato uno dei piú importanti pensatori politici italiani. Gesuita fino al 1580, uscito dall'ordine, fu segretario di Carlo e Federico Borromeo, poi consigliere e precettore in casa Savoia. Tra le sue altre opere spiccano le Relazioni universali, a cura di Blythe Alice Raviola (Aragno 2015), e Delle cause della grandezza delle città, a cura di Romain Descendre (Viella 2016).

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