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Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
Marguerite Yourcenar
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Walter BenjaminUomini tedeschi
«QUANDO LA GERMANIA PARLAVA SENZA DOVER FALSARE LA PROPRIA VOCE» La centralità di Goethe per tutto il progetto è innegabile: della sua morte si parla nella lettera introduttiva; in un'altra, Zelter si rivolge direttamente all'amico; c'è Goethe al centro delle considerazioni di Bertram ed è infine lui personalmente a scrivere al figlio di Thomas Seebeck, il collega scienziato che è morto. Quest'ultima lettera è corredata, oltre che dell'introduzione, anche di un apposito commento. (...) L'inizio della fine della Weimarer Kunstperiode, segnata dalla morte di Goethe, coincise cronologicamente con la nascita del movimento democratico, quando l'umanesimo tedesco lasciò la sfera privata evocata da Benjamin e si trasformò in fatto politico. Nella premessa, tuttavia, Benjamin tracciava l'arco sino al 1931, quando i sintomi della drammatica disgregazione della Repubblica di Weimar erano ormai sotto gli occhi di tutti, stabilendo quindi un nesso fra la situazione politica della prima metà del XIX secolo e quella contemporanea: nello stesso giorno in cui venne pubblicata l'ultima lettera, i giornali riportavano la notizia delle dimissioni del Cancelliere Heinrich Brüning. dalla prefazione di Enrico Ganni Nato a Berlino il 15 luglio 1892, Walter Benjamin si laureò a Berna nel 1919. Dopo aver cercato invano di ottenere la libera docenza presso l'Università di Francoforte, si dedicò principalmente alla critica e alla saggistica, collocandosi al centro di una fitta rete di «incroci» con personalità della cultura a lui contemporanea (da Scholem a Brecht, da Rosenzweig a Bloch, ad Adorno); nel 1933, all'avvento del nazismo emigrò a Parigi. L'interesse di Benjamin, il cui pensiero propone un singolare accostamento fra mistica ebraica e marxismo, è rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai mutamenti intervenuti nella fruizione estetica, al ruolo dei mass media, alla moderna metropoli (prima fra tutte la Parigi di Baudelaire), ma anche all'opera di grandi scrittori come Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust (di cui tradusse in tedesco parti della Recherche). Morí nel 1940 a Port Bou, sul confine franco-spagnolo, mentre cercava di sfuggire alla Gestapo. Nel catalogo Einaudi: Angelus Novus («Einaudi Tascabili»); Sull'hascisch («Einaudi Tascabili», «Nuovi Coralli» e «ET»); Infanzia berlinese («Letture Einaudi»); Ombre corte («Nuova Universale Einaudi»); Il dramma barocco tedesco («Biblioteca Einaudi»); Sul concetto di storia («Biblioteca Einaudi»); L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica («Piccola Biblioteca Einaudi» ed «ET Saggi»); Lettere 1913 - 1940, Teologia e utopia («Einaudi Paperbacks», il secondo con Gershom Scholem); Il concetto di critica nel Romanticismo tedesco: Scritti 1919 - 1922 («Einaudi Letteratura»); Immagini di città («Letture Einaudi»); è attualmente in corso una nuova edizione degli scritti nella collana «Opere complete» di cui sono già disponibili i volumi I (Scritti 1906-1922), II (Scritti 1923 - 1927), III (Scritti 19238 - 1929), IV (Scritti 1930-1931), V (Scritti 1932-1933), VI (Scritti 1934-1937), VII (Scritti 1938-1940), VIII (Frammenti e Paralipomena) e IX (I «Passages» di Parigi). Nel 2006 Einaudi ha pubblicato una nuova edizione accresciuta di Strada a senso unico («Piccola Biblioteca Einaudi») e nel 2010 pubblica Sonetti e poesie sparse («Collezione di Poesia»). Nel 2011 esce Il narratore («Super ET»), nel 2012 Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media («PBE») e nel 2015 Uomini tedeschi.
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