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Benjamin, Uomini tedeschi

collana: Letture Einaudi  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2015
pagine:  224
prezzo: € 18,00
ISBN: 9788806222727
prefazione di: 
traduzione di: Enrico Ganni
argomento: narrativa straniera
formato: brossura
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Walter Benjamin

Uomini tedeschi


«QUANDO LA GERMANIA PARLAVA SENZA DOVER FALSARE LA PROPRIA VOCE»

Lichtenberg, Hölderlin, i fratelli Grimm, Goethe, Kant, Liebig (sì, quello dei dadi per il brodo), Brentano, Büchner e un'altra dozzina. Sono il manipolo di intellettuali tedeschi fra Sette e Ottocento scelto da Benjamin per rappresentare, con un'antologia delle loro conversazioni epistolari, il quadro etico, intellettuale e più generalmente antropologico dell'«essere tedeschi». O meglio, di quello che era stato «essere tedeschi». Benjamin pubblicò la prima serie di lettere nel 1931 sulla «Frankfurter Zeitung» quando il nazismo era alle porte. La raccolta in volume uscì nel 1936, quando Benjamin era già esule e doveva pubblicare sotto pseudonimo: il senso di contrapposizione di un'altra civiltà tedesca, sobria, appassionata, responsabile rispetto alla retorica e alla violenza del Reich non poteva essere più esplicita. Un collage politico e sentimentale in cui c'è tutto Benjamin.

La centralità di Goethe per tutto il progetto è innegabile: della sua morte si parla nella lettera introduttiva; in un'altra, Zelter si rivolge direttamente all'amico; c'è Goethe al centro delle considerazioni di Bertram ed è infine lui personalmente a scrivere al figlio di Thomas Seebeck, il collega scienziato che è morto. Quest'ultima lettera è corredata, oltre che dell'introduzione, anche di un apposito commento. (...) L'inizio della fine della Weimarer Kunstperiode, segnata dalla morte di Goethe, coincise cronologicamente con la nascita del movimento democratico, quando l'umanesimo tedesco lasciò la sfera privata evocata da Benjamin e si trasformò in fatto politico. Nella premessa, tuttavia, Benjamin tracciava l'arco sino al 1931, quando i sintomi della drammatica disgregazione della Repubblica di Weimar erano ormai sotto gli occhi di tutti, stabilendo quindi un nesso fra la situazione politica della prima metà del XIX secolo e quella contemporanea: nello stesso giorno in cui venne pubblicata l'ultima lettera, i giornali riportavano la notizia delle dimissioni del Cancelliere Heinrich Brüning. dalla prefazione di Enrico Ganni


Nato a Berlino il 15 luglio 1892, Walter Benjamin si laureò a Berna nel 1919. Dopo aver cercato invano di ottenere la libera docenza presso l'Università di Francoforte, si dedicò principalmente alla critica e alla saggistica, collocandosi al centro di una fitta rete di «incroci» con personalità della cultura a lui contemporanea (da Scholem a Brecht, da Rosenzweig a Bloch, ad Adorno); nel 1933, all'avvento del nazismo emigrò a Parigi. L'interesse di Benjamin, il cui pensiero propone un singolare accostamento fra mistica ebraica e marxismo, è rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai mutamenti intervenuti nella fruizione estetica, al ruolo dei mass media, alla moderna metropoli (prima fra tutte la Parigi di Baudelaire), ma anche all'opera di grandi scrittori come Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust (di cui tradusse in tedesco parti della Recherche). Morí nel 1940 a Port Bou, sul confine franco-spagnolo, mentre cercava di sfuggire alla Gestapo. Nel catalogo Einaudi: Angelus Novus («Einaudi Tascabili»); Sull'hascisch («Einaudi Tascabili», «Nuovi Coralli» e «ET»); Infanzia berlinese («Letture Einaudi»); Ombre corte («Nuova Universale Einaudi»); Il dramma barocco tedesco («Biblioteca Einaudi»); Sul concetto di storia («Biblioteca Einaudi»); L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica («Piccola Biblioteca Einaudi» ed «ET Saggi»); Lettere 1913 - 1940, Teologia e utopia («Einaudi Paperbacks», il secondo con Gershom Scholem); Il concetto di critica nel Romanticismo tedesco: Scritti 1919 - 1922 («Einaudi Letteratura»); Immagini di città («Letture Einaudi»); è attualmente in corso una nuova edizione degli scritti nella collana «Opere complete» di cui sono già disponibili i volumi I (Scritti 1906-1922), II (Scritti 1923 - 1927), III (Scritti 19238 - 1929), IV (Scritti 1930-1931), V (Scritti 1932-1933), VI (Scritti 1934-1937), VII (Scritti 1938-1940), VIII (Frammenti e Paralipomena) e IX (I «Passages» di Parigi). Nel 2006 Einaudi ha pubblicato una nuova edizione accresciuta di Strada a senso unico («Piccola Biblioteca Einaudi») e nel 2010 pubblica Sonetti e poesie sparse («Collezione di Poesia»). Nel 2011 esce Il narratore («Super ET»), nel 2012 Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media («PBE») e nel 2015 Uomini tedeschi.

 

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