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Arti e storia nel Medioevo

Arti e storia nel Medioevo

Progetto e direzione: Enrico Castelnuovo, Paolo Fossati, Giuseppe Sergi.


 

I. Tempi. Spazi. Istituzioni 

II. Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti

III. Del vedere: pubblici, forme e funzioni 

IV. Il Medioevo al passato e al presente 


Grandi Opere Einaudi - Catalogo

OPERA COMPLETA 4 VOLL. € 403,00

 

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Un' opera che affronta un periodo lungo dieci secoli. Non una storia dell' arte medioevale nè una storia del Medioevo che faccia uso di documenti figurati, bensì la rappresentazione di un contesto attivo in cui operano committenti, spettatori e artisti. Ogni volume è corredato da un ricchissimo apparato iconografico: accanto a immagini che illustrano, accompagnano e approfondiscono testi dei vari saggi, si trovano inserti tematici che compongono una sorta di atlante figurato della cultura visiva medioevale, che ci conduce attraverso l' iconografia e le caleidoscopiche rappresentazioni che del Medioevo hanno dato gli uomini dei secoli posteriori, dal Rinascimento ai giorni nostri.

Piano dell' opera

I. Tempi. Spazi. Istituzioni

A cura di Enrico Castelnuovo
A cura di Paolo Fossati
A cura di Giuseppe Sergi
 
2002, pp. XXXVI - 758, € 98,00
ISBN 9788806141240
Fuori catalogo

Indice
Prefazione di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi.
Originalità e innovazione nell'arte medievale di Beat Brenk
I TEMPI: Gian Maria Varanini, ll Medioevo occidentale. Mario Gallina, L'impero d'Oriente. Willibald Sauerländer, Tempi vuoti e i tempi pieni. Dieter Kimple, I cantieri.
GLI SPAZI: Alain Guerreau, Il significato dei luoghi nell'Occidente medievale: struttura e dinamica di uno «spazio» specifico. Lucia Nuti, Lo spazio urbano: realtà e rappresentazione. Cristina Maritano, Paesaggi scritti e paesaggi rappresentati. Jérôme Baschet, I mondi del Medioevo: i luoghi dell'aldilà. Itinerari di Italo Moretti.
LE ISTITUZIONI: Glauco Maria Cantarella, Per una storia delle istituzioni ecclesiastiche nel Medioevo. Agostino Paravicini Baglioni, I luoghi del potere dei papi (secoli XI-XIII). Enrica Pagella, Vedere, copiare, interpretare: artisti e circolazione di modelli nell'ambito ecclesiastico. Renato Bordone, I poteri laici. Ernst Voltmer, «Palatia» imperiali e mobilità della corte (secoli IX-XIII). Michele Bacci, Artisti, corti, comuni). Tony Cutler, Artisti e modelli a Bisanzio). Indice dei nomi

Di che cosa parliamo quando parliamo di Medioevo? Tutti sono ormai concordi: non esiste un solo Medioevo, ne esistono molti: quello dei mercanti e quello degli artisti, quello della Chiesa e quello dei principi, quello delle cronache contemporanee e le infinite rivisitazioni e reinvenzioni posteriori, da Vasari a Walt Disney.

Arti e storia nel Medioevo mette in scena un vivace dialogo tra storici dell'arte, attenti alla portata culturale dei documenti figurativi, e storici delle realtà sociali e politiche medievali, che sanno cogliere i molteplici punti di contatto con la nascita e lo sviluppo delle civiltà artistiche.
Questa nuova «Grande Opera», che affronta un periodo lungo dieci secoli, non vuole essere una storia dell'arte medioevale particolarmente aperta alla storia politica e sociale; né una storia del Medioevo che faccia largo uso di documenti figurati. Intende piuttosto pensare la società medioevale come un contesto attivo in cui operano committenti, spettatori e artisti, ed esplorare il rapporto che, in un tempo così lungo, si è instaurato e sviluppato tra il pubblico e le opere d'arte.
Ogni volume di Arti e storia nel Medioevo è corredato da un ricchissimo apparato iconografico: accanto a immagini che illustrano, accompagnano e approfondiscono testi dei vari saggi, il lettore troverà inserti tematici che vengono a comporre una sorta di atlante figurato della cultura visiva medioevale; un affascinante e rigoroso spettacolo che, dalla rappresentazione dei paesaggi, ci conduce attraverso i mestieri degli artisti, i labirinti dell'iconografia e le caleidoscopiche rappresentazioni che del Medioevo hanno dato gli uomini dei secoli posteriori, dal Rinascimento ai nostri giorni.
Il primo volume si suddivide in tre sezioni. I tempi prende in esame i limiti temporali del Medioevo, le periodizzazioni tradizionali e i nuovi orientamenti, quale nozione temporale appartenga a produttori e fruitori, quali tempi di produzione comportino i cantieri. Gli spazi rappresenta la parte «geografica» del volume: aree di produzione, quindi, ma anche dove e come si distribuiscano gli edifici sacri e quelli laici, o perché si riscontri la presenza di un certo tipo di manufatti in dati luoghi. Le istituzioni affronta il ruolo avuto dalla Chiesa, dal clero regolare e secolare, dai vescovi, dagli ordini monastici nella committenza e nella circolazione di modelli e di artisti entro la rete delle istituzioni religiose, per poi passare alle autorità laiche; ai simboli di potere delle signorie pre- e postcomunali, alla circolazione di modelli e artisti entro la rete delle istituzioni dei laici.

 

II. Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti

A cura di Enrico Castelnuovo
A cura di Giuseppe Sergi
 
2003, pp. XXXVIII - 724, € 100,00
ISBN 9788806152956
 
Indice
Premessa, di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi; Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti: Beat Brenk, Committenza e retorica; Carlo Tosco, Gli architetti e le maestranze; Roberto Greci, I cantieri: le corporazioni; Giuseppe Sergi, Le sedi religiose; Anne Prache, Caratteri edilizi di chiese e monasteri; Paola Guglielmotti, Sedi e funzioni civili; Aldo A. Settia, I caratteri edilizi di castelli e palazzi; Chiara Piccinini, Osservazioni sulla scultura architettonica monumentale: i portali scolpiti fra romanico e gotico; Arturo Carlo Quintavalle, Riforma gregoriana, scultura e arredi liturgici fra XI e XII secolo; Alessio Monciatti, Degli arredi pittorici e musivi; Marco Collareta, Arredi, suppellettili, decorazioni mobili; Claudio Franzoni, 'Presente del passato': le forme classiche nel Medioevo; Joaquin Yarza Luaces, Le radici dell'arte medievale; Fabrizio Crivello, Nord e Mediterraneo nella genesi dell'arte medievale; Norberto Gramaccini e Thomas Raff, Iconologia delle materie; Michel Pastoureau, Il colore; Le opere: colori, materiali, artefici, di Fabrizio Crivello; Le tecniche: Nello Forti Grazzini, Arazzi; Architettura; Mario Scalini, Armi e armature; Michele Tomasi, Avori; Giorgia Pollio e Valentino Pace, Bronzo e arti della fusione; Giovanni Donato, Ceramiche e arti fittili; Costanza Segre Montel, Miniatura; Ermanno A. Arslan e Lucia Travaini, Monete; Alessio Monciatti e Costanza Segre Montel, Mosaico; Marco Collareta, Oreficeria e tecniche orafe; Costanza Segre Montel, Pittura; Saskia Durian-Ress, Ricami; Armando Petrucci, Scrittura; Saverio Lomartire e Guido Gentile, Scultura; Elisabetta Cioni, Sigilli; Matthias Exner, Stucchi; Francesca Tolaini, Trattati tecnici; Francesca Dell'Acqua, Vetrate; Indice dei nomi.
Con il secondo dei quattro volumi di Arti e storia nel Medioevo si entra nel vivo della produzione artistica medievale esaminando da vicino gli artefici delle opere d'arte e i loro committenti.
I saggi del secondo volume affrontano sia i problemi fondamentali legati al ruolo della grande committenza laica ed ecclesiastica o alle grandi imprese architettoniche quali le cattedrali o i castelli (i cui cantieri richiamavano artigiani da ogni dove contribuendo a costituire comunità fittizie eppure solide e organizzate come città) sia le problematiche e le meraviglie delle singole tecniche artistiche: innanzitutto la pittura e la scultura (soprattutto quella lignea, mai prima di allora così fulgida), ma anche le arti tessili, quelle orafe, la forgiatura delle armi, la fabbricazione dei sigilli, la tessitura degli arazzi, la lavorazione dell'avorio, la decorazione dei mobili. Tutti questi saperi artistici sono esaminati a fondo in dettagliati interventi affidati ad altrettanti studiosi. La Grande Opera conferma l'impostazione già pienamente espressa nel primo volume: pensare la società medievale come un contesto attivo dove operano committenti, spettatori e artisti. Come sempre, il volume è arricchito da un cospicuo apparato iconografico. Accanto a immagini che illustrano, accompagnano e approfondiscono i testi dei vari saggi, il lettore troverà un nutrito inserto iconografico a colori dedicato alla sapienza tecnica e spiegato da ampie didascalie ragionate. Si darà così conto sia del mestiere, evidenziando le diverse fasi tecniche che portano alla realizzazione di un'opera (dalla sinopia all'affresco finito, per esempio), sia delle rappresentazioni, in opera d'arte, di vari artisti e artigiani al lavoro.
 

III. Del vedere: pubblici, forme e funzioni

A cura di Enrico Castelnuovo
A cura di Giuseppe Sergi
 
2004,pp. XXXVI - 696 € 95,00
ISBN 9788806152963
 
Indice
Premessa, di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi. Del vedere: pubblici, forme e funzioni. Jean Wirth, Il culto delle immagini; Conrad Rudolph, La resistenza all'arte nell'Occidente; Joacquín Yarza Luaces, I grandi programmi iconografici; Claude Carozzi, Dalla Gerusalemme celeste alla Chiesa: testo, immagini, simboli; Alain Guerreau, Stabilità, via, visione: le creature e il Creatore nello spazio medievale; Michele Bacci, L'effige sacra e il suo spettatore; Guido Gentile, Sculture per l'immaginario religioso; Patrick J. Geary, Oggetti liturgici e tesori della Chiesa; Anthony Cutler, Vita sociale degli oggetti; Giulia Orofino, «Leggere» le miniature medievali; Francesca Dell'Acqua, Di fronte alle vetrate; Gianfranco Pasquali, I mondi dell'isolamento: contadini e signori del contado; Xenia Muratova, Guardare la natura; Gherardo Ortalli, Comunicare con le figure; Lina Bolzoni, Educare lo sguardo, controllare l'interiorità: usi delle immagini nella predicazione volgare del Tre e Quattrocento; Armando Petrucci, Spazi e forme nella memoria funeraria medievale; Fabrizio Crivello, L'immagine ripetuta: filiazione e creazione nell'immagine del Medioevo; Arturo Carlo Quintavalle, Il viaggio, l'immagine, l'eresia: la trasformazione del sistema simbolico della Chiesa fra riforma gregoriana ed eresia catara. Indice dei nomi.
 
Cosa significava essere artisti, committenti e spettatori nel Medioevo.
I saggi riuniti si concentrano sulle forme e sulle funzioni culturali - soprattutto della produzione artistica - che furono caratterizzate dal pubblico al quale vennero rivolte, ovvero che hanno determinato particolari comportamenti nei loro confronti. Si affronta cosí il problema dei destinatari dell'opera d'arte, dell'atteggiamento del pubblico dinanzi all'immagine e dell'uso delle opere d'arte, sia in ambito occidentale (Michele Bacci, «Guardare le immagini sacre»), sia nell'Oriente bizantino (Anthony Cutler, «Vita sociale degli oggetti»). Vengono presi in esame anche usi particolari delle immagini (Lina Bolzoni, «Educare lo sguardo, controllare l'interiorità: usi delle immagini nella predicazione volgare del Tre e Quattrocento») e, allo stesso tempo, non vengono tralasciati aspetti caratteristici della fruizione delle opere d'arte, come nel caso dei manoscritti miniati (Giulia Orofino, «Leggere le immagini nei libri medievali»). Osservando il rapporto che si è instaurato e sviluppato tra il pubblico e le opere d'arte, l'opera presenta quindi la società medievale come un contesto attivo, del quale furono protagonisti committenti, spettatori e artisti.
Il volume è corredato da un ricco apparato iconografico che, accanto alle illustrazioni dei diversi saggi, guida il lettore attraverso una serie di tavole a colori esemplificative dei diversi aspetti dell'opera d'arte in rapporto alla sua ricezione.
 

IV. Il Medioevo al passato e al presente

A cura di Enrico Castelnuovo
A cura di Giuseppe Sergi
 
2004,pp. XL - 924 € 110,00
ISBN 9788806152970
 
Indice
Fortune del Medioevo di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi
Il Medioevo al passato e al presente
Enrico Castelnuovo, Il fantasma della cattedrale. Perdite e sopravvivenze Francesco Gandolfo, Cosa è giunto fino a noi. Distruzioni e perdite. Hans Georg Thümmel, La controversia sulle immagini a Bisanzio. Olivier Christin, I protestanti e le immagini. Edouard Pommier, La Rivoluzione e il Medioevo. Costruzione del Medioevo Simonetta Soldani, Il Medioevo del Risorgimento nello specchio della nazione. Massimo Vallerani, Il comune come mito politico. Immagini e modelli tra Otto e Novecento. Elisa Occhipinti, Gli storici e il Medioevo. Da Muratori a Duby. Kathryn Brush, La storia dell'arte medievale: Goldschmidt, Vöge, Toesca, Mâle e Porter. Ilaria Porciani, L'invenzione del Medioevo. Mauro Moretti, Il «Migne» e i Monumenta. Mario Domenichelli, Miti di una letteratura medievale. Il Nord. Corrado Bologna, Miti di una letteratura medievale. Il Sud. Revivals Georg Germann, Dal Gothic Taste al Gothic Revival. Rosa Tamborrino, Viollet-le-Duc, le «Annales archéologiques» e i romantici scientifici. Mario Manieri Elia, Il «revival» come strumento di rinnovamento sociale. Caroline A. Bruzelius, Il gotico nell'architettura universitaria. Paolo Marconi, Il Borgo medievale di Torino. Alfredo d'Andrade e il Borgo medievale in Italia. Michela Scolaro, «Revival» medievale e rivendicazioni nazionali: il caso di Bologna. Olivier Poisson, La cittadella di Carcassonne e il suo restauro nel xix secolo. Erica Deuber Ziegler e Theo-Antoine Hermanès, Arte medievale e rivendicazioni nazionali: il castello di Chillon. Michela Passini, Martirio e resurrezione di Reims. Dispute novecentesche su una cattedrale. Xenia Muratova, La riscoperta delle icone russe e il «revival» bizantino. Il «revival» delle tecniche, di Fabrizio Crivello.
Il Medioevo rappresentato Fernando Mazzocca, L'immagine del Medioevo nella pittura di storia dell'Ottocento. Fabrizio Crivello, Il Medioevo riprodotto: incisioni e litografie negli studi storici e antiquari. Mercedes Viale Ferrero, Scenografia. Pompeo Vagliani, L'immagine del Medioevo nell'editoria per l'infanzia tra Ottocento e Novecento. Anne De Mondenard, La fotografia di edifici medievali francesi nel xix secolo. Renato Bordone, Editoria tra Ottocento e Novecento. Fumetto. Germana Gandino, Il cinema. Medioevo collezionato, esposto, falsificato Pierre-Yves Le Pogam, Il Medioevo al museo. Dal «Musée des Monuments français» ai «Cloisters». Enrico Castelnuovo, L'infatuazione per i primitivi intorno al 1900. Alessio Monciatti e Chiara Piccinini, Medioevo in mostra. Note per la storia delle esposizioni d'arte medievale. Marco Mozzo, Note sulla documentazione fotografica in Italia nella seconda metà dell'Ottocento tra tutela, restauro e catalogazione. Michele Tomasi, Falsi e falsari. Indice dei nomi
 
La pubblicazione di Arti e storia nel Medioevo giunge al suo termine con il quarto volume, dedicato ai modi e alle forme della ricezione del Medioevo, cioè al modo in cui l'età di mezzo è stata recepita, osservata, studiata nel corso dei secoli.
Ci si propone in questo volume di seguire il Medioevo dopo il Medioveo, valutando la conservazione e la distruzione delle opere e le loro motivazioni (F. Gandolfo, Cosa è giunto fino a noi. Distruzioni e perdite), l'attrazione/rifiuto verso i manufatti medievali nelle età successive (O. Christin, I protestanti e le immagini; E. Pommier, La Rivoluzione e il Medioevo), gli abbandoni e i restauri, le mode revivaliste, le loro cause e origini (Germann, Dal gothic taste al gothic revival; P. Marconi, Il borgo medievale di Torino: Alfredo d'Andrade e il Borgo medievale in Italia), lo studio dell'arte medievale (C. Brush, La storia dell'arte medievale: Goldschmidt, Vöge, Toesca, Mâle e Porter), fino all'invenzione e alla postuma costruzione dell'arte medievale e della sua storia (I. Porciani, L'invenzione del medioevo; C. A. Bruzelius, Il gotico dell'architettura universitaria). Emerge in questo modo un'immagine complessa e sfaccettata delle «fortune» che hanno fatto sì che la storia e l'arte del Medioevo siano giunte fino a noi, accompagnate da una vasta letteratura e un'illustre tradizione di studi. Il volume è accompagnato da un ricco apparato iconografico che, accanto alle illustrazioni dei diversi saggi, guida il lettore attraverso una serie di tavole a colori esemplificative dei diversi aspetti dell'opera d'arte in rapporto alla sua ricezione.

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