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Carver, Cattedrale

collana:  Super ET
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2014
pagine: XIV - 231
prezzo: € 12,00
ISBN: 9788806223786
a cura di:
Prefazione di Francesco Piccolo
traduzione di: Riccardo Duranti
argomento: Narrativa straniera
formato:
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Raymond Carver

Cattedrale

 

Come descrivere una cattedrale medievale a chi non vede? È nella risposta a questa domanda apparentemente insolita il cuore dell'ultima raccolta di Carver: nella possibilità di lasciarsi sorprendere dall'imprevedibilità della condivisione e del contatto umano.

«Nel mio ultimo libro, Cattedrale, le storie hanno maggior respiro. Sono più piene, forti, sviluppate, e più ricche di speranza. Questo libro attrarrà anche lettori che non avrebbero apprezzato Di cosa parliamo quando parliamo d'amore». Raymond Carver

A volte anche una visita inattesa e poco gradita - quella di un amico cieco della moglie, per esempio - può smuovere emozioni dimenticate. È così, infatti, che il narratore del racconto che dà il titolo alla raccolta - forse il più celebre di Carver e uno dei più amati dall'autore - finisce per passare quasi senza rendersene conto dall'iniziale ostilità condita di gelosia al momento di una piccola rivelazione. È un personaggio carveriano a tutti gli effetti, l'anonimo protagonista del racconto: sottilmente alla deriva, privo di amici, inchiodato in un lavoro che detesta, con una moglie da cui forse si sente un po' trascurato. Eppure, è proprio la presenza ingombrante del cieco Robert a costringerlo a uscire dalla sua corazza e abbozzare un rapporto umano, una condivisione che gli permetterà di recuperare, forse, una parte di sé dimenticata. Carver ne segue l'impercettibile evoluzione con naturalezza, con uno stile maturo e consapevole dei propri mezzi, da lui stesso definito «più pieno e generoso».
Se Cattedrale chiude la raccolta su una tenue nota positiva, nel resto del libro prevalgono i toni desolati, i fragili equilibri pronti a spezzarsi in conseguenza di eventi all'apparenza secondari: un nuovo trasloco in La casa di Chef, l'atto mancato di una riconciliazione impossibile in Lo scompartimento, l'inizio di una crisi senza apparenti vie d'uscita in Vitamine, in cui nella deriva personale fa irruzione la violenza della storia. O ancora a colpire i personaggi è lo spettro ottundente della disoccupazione, come in Conservazione, o del pignoramento della casa che costringe una famiglia di agricoltori all'instabilità in Briglie. Eppure si scorgono, anche nella tragedia o nella difficoltà - il lutto terribile e insensato di Una cosa piccola ma buona, l'alcolismo di Da dove sto chiamando, l'abbandono familiare di Febbre - piccoli appigli che permettono di andare avanti: qualche panino dolce ancora caldo di forno, una telefonata sotto Natale, oppure la possibilità di raccontarsi a un orecchio amico e comprensivo per voltare pagina e ricominciare.

 

Raymond Carver, figlio di un operaio di segheria e di una cameriera, è nato a Clatskanie, nell'Oregon, il 25 maggio 1938 ed è morto nel 1988. È uno dei maggiori scrittori americani del Novecento. Einaudi ha iniziato a ripubblicare le sue opere narrative nel 2009 con Principianti (ripubblicato in una nuova edizione nel 2010), la versione originale di Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. Sempre nel 2009 ha pubblicato Vuoi star zitta, per favore? (ripubblicato negli ET Scrittori nel 2012), nel 2010 Se hai bisogno, chiama e Da dove sto chiamando e nel 2011 Cattedrale. Presso Einaudi Stile libero era uscito, nel 1997, Il mestiere di scrivere (ripubblicato in una nuova edizione nel 2008). Nel 2013 è uscito Carver Country (corredato dalle foto di Bob Adelman).

dello stesso autore nel catalogo Einaudi 

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