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Defilippi, Viene la morte che non rispetta

collana: Stile libero big 
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2015
pagine: 296
prezzo: € 18,00
ISBN: 9788806217839
a cura di:
traduzione di: 
argomento: narrativa italiana
formato: brossura
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Alessandro Defilippi

Viene la morte che non rispetta

Un caso del colonnello Anglesio


La Genova superba e quella miserabile, le strade dove si concentrano le grandi fortune e i carruggi delle bettole malfamate. In un'Italia piena di speranza, ma ancora ferita dalla guerra, una vicenda oscura che ha tutta l'aria di essere un regolamento di conti.

Autunno 1952. Silvio Arieti, vecchio liberale e docente universitario in pensione, viene trovato morto nel suo appartamento. Il cadavere è legato e porta sulla schiena una scritta, incisa sulla pelle in una lingua simile al greco moderno: «Erkete o Tanato», «Viene la morte». Dell'indagine si occupa il colonnello Anglesio insieme ai suoi due uomini di fiducia: il maresciallo Medardo Vercesi e il brigadiere Mattia Ferrari. Quello di Arieti è solo il primo di una serie di omicidi che hanno evidentemente a che fare con il conflitto da poco concluso. Per risolverli, tra intervalli culinari e distrazioni dovute alla giovane fidanzata Letizia, Anglesio dovrà fare i conti con il proprio passato e con quello di persone molto vicine a lui.

«Affilare un bisturi era un lavoro delicato: il filo doveva essere sottile, sottilissimo, per affondare come quando si sgozza un maiale. Per incidere la pelle con la stessa precisione e delicatezza di quando si sfiletta un pesce. Perché il bisturi è come un pennino. Deve saper scrivere. Sorrise appena, continuando a lavorare. Non era contento. Ma quel che andava fatto aspettava da tanto. Ed era venuto il tempo. Perché c'è un tempo per ogni cosa».

 

Alessandro Defilippi, medico e psicoanalista, vive, lavora e scrive a Torino. È autore di romanzi e racconti, tra cui Una lunga consuetudine (Sellerio 1994), Locus animae (Passigli 1999, Mondadori 2007), Manca sempre una piccola cosa (Einaudi 2010), Danubio rosso (Mondadori 2011), La paziente n. 9, Viene la morte che non rispetta (Einaudi, 2015) e il racconto Per una cipolla di Tropea (Mondadori 2012). Ha partecipato alla sceneggiatura del film Prendimi l'anima (2003) di Roberto Faenza.


 

Recensioni

recensione di Bruno Quaranta su La Stampa. (leggi)


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