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La lettura è come la vita: un viaggio verso l’ ignoto, con la poesia del piacere e dell’ orrore.
Osvaldo Soriano
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Elsa Morante, La serata a Colono Elsa Morante riscrive un Edipo a Colono in chiave parodistica, dove per parodia non si intenda un banale effetto comico-caricaturale, ma un controcanto scandito per recuperare la sostanza tragica e misteriosa del mito originario. L'ambientazione è moderna (anni Sessanta), un ospedale affollato di una grande città, un coro di malati-dementi che ripetono ossessivamente luoghi comuni e frasi fatte con effetti di nonsense, infermieri-guardiani beceri burocrati. Questo il luogo dove giungono Edipo e Antigone: lui è un uomo decaduto fisicamente, socialmente e mentalmente, che nel delirio attraversa le ragioni e le irragioni della condizione umana. La figlia adolescente che lo accompagna e accudisce è una specie di zingarella, presenza creaturale tanto ingenua quanto vitale. Con questi ingredienti Elsa Morante mette in moto una ribollente macchina linguistica che elabora i temi del dolore, della colpa, della vita e della morte nei modi estremi, primitivi e modernissimi, della vera poesia. Elsa Morante nasce a Roma nel 1912. Inizia molto giovane a scrivere favole, filastrocche e racconti per ragazzi pubblicati su diversi giornali, fra i quali il «Corriere dei Piccoli» e «Oggi». Una serie di questi racconti giovanili confluisce nel suo primo libro, Il gioco segreto, uscito nel 1941 e seguito l'anno dopo da Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. Il suo primo romanzo è del 1948, Menzogna e sortilegio; il successivo, L'isola di Arturo , del 1957. Nel 1958 pubblica un libro di poesie, Alibi (ripubblicata nei «Supercoralli classici» nel 2004 con in appendice Quaderno inedito di Narciso e nel 2012 negli «ET Poesia»). Nel 1961 si separa da Moravia. Del 1963 è la raccolta di racconti Lo scialle andaluso, del 1968 Il mondo salvato dai ragazzini (ripubblicato da Einaudi nel 2006 e nel 2012), del 1974 il suo ritorno al romanzo con La storia, libro che ha un enorme successo. È un romanzo anche il suo ultimo libro, Aracoeli, del 1982. Dopo un lungo periodo di malattia muore a Roma nel 1985. Postumi sono usciti, da Einaudi come quasi tutti i suoi libri, il Diario 1938 e i Racconti dimenticati. Nel 2012 è uscito, sempre per Einaudi, L'amata. Lettere di e a Elsa Morante (Fuori Collana), curato dal nipote Daniele Morante; nel 2013 La serata a Colono (Collezione di teatro), suo unico testo teatrale. Nel 1970 Carmelo Bene, che lo considerava «il capolavoro della Morante, vertice della poesia italiana del Novecento», progettò di farne una versione cinematografica con Eduardo De Filippo, ma il progetto non andò in porto. Non è stato rappresentato per più di quarant'anni, fino alla messa in scena del 2013 con la regia di Mario Martone, Carlo Cecchi nella parte di Edipo e Antonia Truppo in quella di Antigone. |
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della stessa autrice nel catalogo Einaudi |