collana: Collezione di poesia |
editore: Einaudi |
data pubblicazione: 06/02/2024 |
pagine: 104 |
prezzo: € 11,00 |
ISBN: 9788806260453 |
a cura di:
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traduzione di:
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argomento: poesia |
formato: brossura |
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Roberta Dapunt
Il verbo di fronte
Il tempo, questa voce d'incerta origine tra principio e fine, eppure senza mai cessare. Cosa pensare e come pensarlo tutto questo tempo in sovrabbondanza di sé e io che non lo comprendo.
La nuova raccolta di Roberta Dapunt si snoda intorno a una serie di nuclei: il dolore come esperienza personale, come natura umana, come indignazione per le vicende collettive, siano le guerre, i migranti, il virus o la violenza sulle donne; e il silenzio, anzi, i silenzi, che non devono nascere da costrizione ma dallo stupore, dal pianto, dalla contemplazione; le sensazioni del sacro, visioni, odori, suoni; e la scrittura con la sua potenza e la sua impotenza, con i suoi tempi verbali nei quali è difficile immedesimarsi, cosí come è difficile riuscire a identificare se stessi nel fluire del tempo non verbale. L’intersecarsi di questi temi forma un percorso, una storia personale e collettiva raccontata con una forte tensione che non viene mai meno. E con una voce sempre alta, ma che non si fa mai enfatica grazie alla profonda perplessità che la anima da dentro.
Roberta Dapunt è nata nel 1970 in Val Badia, dove vive. Per Einaudi ha pubblicato le raccolte di poesia La terra piú del paradiso (2008), Le beatitudini della malattia (2013), Sincope (2018) e Il verbo di fronte (2024). Tra gli altri suoi libri, Nauz, raccolta di poesie in ladino (Il ponte del sale 2017).
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