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Al Kalak, Mangiare Dio

collana: Einaudi Storia
editore: Einaudi
data pubblicazione: 12/10/2021
pagine: XX - 252
prezzo: € 28,00
ISBN: 9788806252205
a cura di:
traduzione di:
argomento: storia
formato: rilegato
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Matteo Al Kalak

Mangiare Dio

Una storia dell'eucarestia

 

L'eucarestia: un paradosso e uno scandalo, ripetutamente evocato nell'Occidente cristiano.

Il libro di Al Kalak ripercorre con acutezza le diverse modalità con cui il corpo di Dio entrò nella vita dei credenti, con un'attenzione particolare all'Italia cattolica: una storia in bilico tra spirito e materialità, che non smette di animare il dibattito fino a noi.

Il legame tra il pane dell’eucarestia e la sostanza del corpo di Cristo è un connotato distintivo del mondo cristiano. Per quanto ai culti antichi non fosse estraneo il sacrificio della divinità e i pasti rituali fossero un uso comune, l’eucarestia conserva elementi di radicale irriducibilità ad altri sistemi cultuali e dottrinali. I cristiani furono investiti pressoché subito da accuse di cannibalismo, che si saldarono con imputazioni di infanticidio, incesto e altre immoralità che avevano nella carne il loro denominatore comune. La pratica di “mangiare Dio” scandalizzò molti pagani e continuò a costituire una pietra d’inciampo lungo i due millenni di vita della Chiesa. Messa in discussione da teologi e pensatori medievali, contestata ai tempi della Riforma protestante, l’eucarestia resta un sacramento controverso, difficile da comprendere e, allo stesso tempo, essenziale.

La pratica di mangiare Dio scandalizzò molti pagani, e i padri della Chiesa – da Tertulliano a Minucio Felice – dovettero ribattere punto su punto per spiegare la natura del pasto eucaristico e la sua diversità rispetto ai culti misterici. Si trattava di un paradosso che, nei ricorsi della storia, sarebbe stato evocato di nuovo, ricomparendo nel pieno della contrapposizione interna alla cristianità ai tempi della Riforma protestante. Sulla spinta della frantumazione religiosa innescata da Lutero, l’Occidente cristiano si trovò diviso sul valore da attribuire al pasto consumato da Cristo prima di morire. Se per i luterani la fisicità del corpo di Gesú, con la sua carne e il suo sangue, rimase in qualche modo un connotato del sacramento, per la maggior parte dei riformati nell’ostia non si poté scorgere nulla di piú che una presenza spirituale (e spesso nemmeno quella). Il legame tra il pane dell’eucarestia e la sostanza del corpo di Cristo divenne un connotato distintivo del mondo cattolico. L’intento di questo libro è ripercorrere le diverse modalità con cui il sacramento entrò nella vita dei credenti e nelle dinamiche comunitarie, in una tensione, appunto, tra spirito e materialità. Studiare le diverse declinazioni della prassi e della devozione eucaristica consente infatti di far emergere la pervasività del sacramento rispetto alla società che la Chiesa tentò di plasmare e, allo stesso tempo, di cogliere i problemi che il prodigioso potere della carne e del sangue di Dio creò alle stesse autorità che ne propagavano gli effetti e ne perpetuavano l’esistenza.

 

Matteo Al Kalak insegna Storia moderna e Storia del cristianesimo all'Università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di storia religiosa, in un'ottica culturale e istituzionale, con particolare riguardo al dissenso, ai meccanismi di repressione e al riformismo religioso. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L'eresia dei fratelli. Una comunità eterodossa nella Modena del Cinquecento (Edizioni di Storia e Letteratura 2011), Un'altra fede. Le Case dei catecumeni nei territori estensi, 1583-1938 (con Ilaria Pavan, Olschki 2013) e Il riformatore dimenticato. Egidio Foscarari tra Inquisizione, concilio e governo pastorale, 1512-1564 (il Mulino 2016). Partecipa all'Edizione Nazionale del carteggio di L. A. Muratori. Per Einaudi ha pubblicato Mangiare Dio. Una storia dell'eucarestia (2021).

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