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Jankélévitch, L'avventura, la noia, la serietà

collana: Piccola Biblioteca Einaudi Ns  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 06/02/2018
pagine: XXVIII - 196
prezzo: € 22,00
ISBN: 9788806237134
introduzione di: Enrica Lisciani-Petrini
traduzione di: Carlo A. Bonadies
argomento:
formato: brossura
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Vladimir Jankélévitch

L'avventura, la noia, la serietà


«L'Avventura, la Noia e la Serietà sono tre diversi modi di considerare il tempo. Ciò che è vissuto e appassionatamente sperato nell'avventura è l'affioramento dell'avvenire. La noia, al contrario, è vissuta piú che altro al presente. Quanto alla serietà, essa è un certo modo ragionevole e generale non di vivere il tempo, ma di inquadrarlo nel suo insieme, di prendere in considerazione la maggiore durata possibile».

In quest'opera del 1963, una delle sue piú intense e originali, Vladimir Jankélévitch mette a fuoco tre registri, o «tempi musicali», all'interno dei quali si articola la dinamica della vita e scorre il ritmo del divenire. Con il caratteristico stile caldo e «parlato» delle celebri conferenze parigine, egli profila l'inaggirabile contraddittorietà dell'essere umano, avvalendosi non solo della consueta magistrale «leggerezza», ma anche di una indomita capacità di penetrare la realtà nelle sue pieghe piú nascoste e complesse. Senza mai perdere l'ancoraggio alla grande tradizione filosofica, letteraria e musicale, antica e moderna, che Jankélévitch conosceva come pochi. Consapevole fino in fondo dei limiti del pensiero e del linguaggio, con i quali ingaggia uno strenuo corpo a corpo, la sua riflessione, coraggiosa e intransigente, ne coglie allo stesso tempo l'intima profondità e l'estrema serietà.

Indice
Introduzione di Enrica Lisciani-Petrini. - I. L'avventura. II. La noia. III. La serietà. - Indice dei nomi

 

Vladimir Jankélévitch (Bourges 1903 - Parigi 1985), filosofo ebreo di origine russa naturalizzato francese, ha insegnato alla Sorbona dal 1951 al 1977. La sua opera, tra le piú originali del Novecento, si situa all'incrocio dei linguaggi dell'etica, della musica e dell'antropologia. Fra le principali traduzioni italiane dei suoi lavori, La musica e l'ineffabile (Napoli 1983; e poi Milano 1998), L'ironia (Genova 1987), Il Non-so-che e il Quasi-niente (Genova 1987 e 2011), La morte (Einaudi, 2009), le interviste raccolte da Béatrice Berlowitz in Da qualche parte nell'incompiuto (Einaudi, 2012), Il puro e l'impuro (Einaudi, 2014) e L'avventua, la noia, la serietà (Einaudi, 2018).

 

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