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Alarcon, Di notte camminiamo in tondo

collana: Supercoralli
editore: Einaudi
data pubblicazione: 31/05/2016
pagine: 312
prezzo: € 20,00
ISBN: 9788806215965
a cura di:
traduzione di: 
argomento: narrativa straniera
formato: rilegato
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 El

Daniel Alarcon

Di notte camminiamo in tondo


Sul palcoscenico di una spettrale metropoli sudamericana in passato dilaniata dalla guerra e dalla rivoluzione, va in scena il dramma a scatole cinesi di Nelson, attore giovane ossessionato da un commediografo misterioso ormai caduto nell'oblio. L'incontro con l'oggetto della sua ossessione dà il via a un'avventura stralunata e perturbante lungo il percorso di una tournée che porta la ricostituita compagnia «Diciembre» a rappresentare, tra i piú sperduti villaggi andini, una pièce di teatro dell'assurdo che presto si intreccia inesorabilmente alle esistenze dei suoi componenti.

Nelson è un aspirante attore e drammaturgo, cresciuto nella capitale di un paese inquieto con alle spalle vent'anni di tumulti politici. Gli manca il padre, scomparso prematuramente, forse spentosi per assenza di ideali, e l'amato fratello è emigrato. L'amore appassionato per la giovane Ixta non riesce a dargli un centro, uno scopo. Il cambiamento tanto agognato viene dall'incontro con Henry Nuñez, il fondatore di «Diciembre», una compagnia d'avanguardia che vent'anni prima ha goduto di grande popolarità ma ha dovuto pagare per il proprio impegno politico: Henry è perfino finito in prigione per avere scritto e rappresentato la pièce Il presidente idiota, evidente satira di ogni totalitarismo. Da quando ha sentito la voce di Henry alla radio, trasmessa dal carcere, Nelson ne è ossessionato e, venuto a sapere della rinascita di «Diciembre », si candida per un ruolo nella compagnia e con quella parte per il viaggio che gli cambierà la vita. Alarcón utilizza le atmosfere di un romanzo on the road per mettere in atto un potente gioco di specchi: le parole dell'anonimo narratore che con pervicacia documentaria ricostruisce la storia di Nelson coincidono solo parzialmente con le testimonianze dei protagonisti, confondendo il limite tra realtà e finzione, un po' come accade sui palcoscenici di fortuna calcati dalla sgangherata troupe di Nelson, Henry e del loro compagno Patalarga. La scena stratificata su cui si articolano i drammi concentrici del romanzo è fatta di paesaggi urbani che portano ancora le cicatrici di una fantomatica guerra civile, di sperduti villaggi andini popolati da minatori e prostitute, di piccole cittadine svuotate dall'emigrazione in cui la vita scorre intatta fuori dal tempo, di prigioni sconfinate dove si aggirano personaggi terrificanti. In un mondo ormai derubato di ogni futuro c'è chi fugge, come il fratello di Nelson, che ha provato a costruirsi un domani negli Stati Uniti ma al prezzo di interrompere ogni legame famigliare, e chi si limita ad assistere impotente. Dal canto suo, Nelson crede di vedere una via d'uscita in un continuo gioco di ruoli - figlio, fratello, attore, amante, padre - da cui è fatalmente attratto, e che tuttavia non fa che accelerare, inghiottendolo in un vortice in cui è trascinato anche il lettore.

 

Daniel Alarcón è nato a Lima, in Perù, nel 1977, ma vive negli Stati Uniti. é stato inserito nei«21 migliori giovani scrittori americani» dalla rivista «Granta» e tra i «20 migliori under 40» dal «New Yorker». Einaudi ha pubblicato Radio città perduta (2011), il suo primo romanzo, e Di notte camminiamo in tondo (2016)

 

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