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Enzo Bianchi Dono e perdono Donare è spontaneità e gratuità. La danza del dono non prevede contraccambio. «Io do perché tu dia agli altri». E il perdono è la via difficile di chi, senza dimenticare, nel dolore e nella discrezione, cambia se stesso. Perdonare è donare totalmente. Il tema del dono è uno tra i piú presenti nel grande cantiere della ricerca e della riflessione contemporanea, ma in una società dominata dal mercato e sempre piú individualista c'è ancora posto per l'arte del donare come atto autentico di umanizzazione? Oggi, poi, persino il perdono, atto che attira una curiosità mediatica morbosa e poco rispettosa, rischia di essere banalizzato. Chi è arrivato a perdonare sa però che questo è un cammino lungo e faticoso, compiuto a caro prezzo poiché deve fare i conti con il problema del male. Di fronte a esso le differenti vie religiose percorse dall'umanità hanno percepito che l'unica cosa seria che si può fare è «soffrire insieme», praticare la compassione. Essa, anche secondo la rivelazione ebraico-cristiana, è l'unica risposta sensata che l'uomo può dare davanti alla sofferenza. Questo sentimento, questa passione, da assumere in primo luogo nelle relazioni interpersonali, non si può limitare a tale dimensione, ma deve aprire una strada a livello sociale e anche politico ed economico. Enzo Bianchi (Castel Boglione, Monferrato, 1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose e autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione di dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo. Collabora a «La Stampa», «Avvenire», e in Francia a «La Croix» e «Panorama». Per Einaudi ha curato: Il libro delle preghiere (1997), Poesie di Dio (1999), Regole monastiche d'Occidente (2001), e pubblicato La differenza cristiana (2006), Il pane di ieri (2008 e 2012), Per un'etica condivisa (2009), L'altro siamo noi (2010). Nel 2010 escono, sempre per Einaudi, Ogni cosa alla sua stagione e Insieme, che raccoglie La differenza cristiana , Per un'etica condivisa e L'altro siamo noi; nel 2013, Fede e fiducia.
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