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Delacroix, Diario

collana: i Millenni   
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2002
pagine: LXX- 1170
prezzo: € 135,00
ISBN: 9788806162863
a cura di: Lamberto Vitali
traduzione di: Lamberto Vitali
Illustrazioni di: con 171 illustrazioni fuori testo, molte delle quali a colori
argomento: classici
formato: 2 volumi, rilegati in cofanetto
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Eugène Delacroix

Diario


Un testo fondamentale per l'estetica, per la storia dell'arte, per la storia della cultura europea del pieno Ottocento; il Diario dell'artista che per Baudelaire era «il pittore piú originale dei tempi antichi e dei tempi moderni».

La prima edizione del Diario di Delacroix tradotto da Lamberto Vitali uscí in tre volumi nei Saggi Einaudi, anno 1954. L'importanza storica di quell'edizione risiedeva senz'altro nella traduzione (la prima integrale) che appassionò e impegnò Vitali fin dagli anni Quaranta, ma nondimeno nel progetto dell'opera, che integrava il Diario vero e proprio con lettere e altri materiali vari dell'artista. Ne risultò un documento assolutamente unico anche rispetto alle edizioni francesi.
Riproporre oggi il Diario di Delacroix, con piccoli aggiornamenti rispettosi del lavoro originale di Vitali, significa rimettere in circolazione un testo fondamentale per l'estetica, per la storia dell'arte, per la storia della cultura europea del pieno Ottocento. Delacroix racconta se stesso pittore con lucidità e precisi dettagli sul proprio mestiere: dalle tecniche di esecuzione alle ricette per la preparazione dei colori. Ma le sue pagine hanno poi fortissime accensioni emotive che ci rendono partecipi del suo furore creativo.
Quello di Delacroix è anche il diario della vita culturale parigina nel suo massimo splendore, un grande affresco in cui sono ritratti dal vivo scrittori come Victor Hugo, Stendhal, Balzac, Merimée, Sainte-Beuve, Baudelaire. In cui un incontro con Paganini si incastona nel racconto delle serate trascorse con Chopin (Delacroix era intimo amico di George Sand). In cui si dà conto delle rappresentazioni teatrali piú emozionanti o piú chiacchierate (prima di tutto l'opera, grande attore). E poi la politica: le passioni romantiche suscitate dalla guerra di indipendenza della Grecia, la «rivoluzione» del 1830... E poi i viaggi, soprattutto il viaggio in Marocco che trasformò la pittura di Delacroix. Insomma, il libro della vita di un grande artista è anche il libro di un mondo apparentemente lontano ma in realtà strettamente legato al Novecento e alla contemporaneità

«Delacroix, che incontrammo per la prima volta un poco dopo il 1830, era un giovane elegante e delicato, che, una volta veduto, non si poteva dimenticare. Il colorito, d'un pallore olivastro, gli abbondanti capelli neri, che egli conservò tali fino al termine della vita, gli occhi fieri dall'espressione felina, coperti da sopracciglia folte e rialzate all'estremità inferiore, le labbra fini e sottili un po' chiuse su dei denti magnifici ed ombreggiate da leggeri baffetti, il mento volitivo e potente accusato da piani robusti, gli componevano una fisionomia di una bellezza altera, strana, esotica, quasi inquietante: lo si sarebbe detto un maragià indiano, che avesse ricevuto a Calcutta una perfetta educazione da gentleman e fosse venuto a passeggiare vestito all'europea in mezzo alla civiltà parigina. Quella testa nervosa, espressiva, mobile, scintillava di spirito, di genio e di passione. Dicevano che Delacroix rassomigliava a lord Byron... Nessuno era piú seducente di lui quando voleva darsene la pena. Sapeva raddolcire il carattere fiero e scontroso della sua maschera con un sorriso pieno d'urbanità. Era morbido, vellutato e carezzevole come una di quelle tigri di cui egli eccelleva nel rendere la grazia agile e tremenda». Théophile Gautier

Indice
Volume primo. Nota dell'editore. Prefazione di Lamberto Vitali. Nota biografica. Nota bibliografica. Abbreviazioni. Diario. 1804-1822 (Dall'epistolario). 1822. 1823. 1824. 1832. Viaggio in Marocco. Viaggio in Spagna. 1847. 1849. 1850. 1851. 1852. 1853. 1854. Volume secondo. 1855. 1856. 1857. 1859. 1860. 1861. 1862. 1863. Supplemento al Diario. Frammenti autobiografici. Pensieri sulla pittura. Pensieri sulla letteratura. Pensieri vari. Frammenti metafisici. Testamento di Delacroix. Indice dei nomi. Indice dei collezionisti.

 

Eugène Delacroix nacque nel 1798 a Saint-Maurice Charenton. Seguì la scuola di Belle Arti a Parigi e si segnalò nei primi anni Venti con dipinti che costituiscono il manifesto del romanticismo pittorico. Nel giro di pochi anni fu accolto nei salotti piú in vista del suo tempo. Nel 1832 compí un viaggio di quasi sei mesi in Marocco, ben documentato nel Diario, che apre orizzonti nuovi alla sua pittura. Dal '45 cominciò a scrivere su di lui Charles Baudelaire, che lo definisce «il pittore più originale dei tempi antichi e dei tempi moderni». Al Salone del 1859, quando la pittura degli innovatori sembrava chiudere la stagione dei suoi successi, fu ancora Baudelaire a prenderne le difese con calore in un saggio che diventerà famoso. Delacroix, ormai anziano e malato, non frequentava più la mondanità parigina, viveva isolato e attendeva a scrivere un Dizionario delle Arti Belle, che non concluse mai, ma le cui idee essenziali sono riportate nel Diario. Morí a Parigi, nella sua casa di rue de Furstenberg, nel 1863.

Lamberto Vitali è nato nel 1896. Ha studiato ragioneria e si è occupato dell'azienda commerciale di famiglia (import di vari prodotti, soprattutto caffè). Ha cominciato a interessarsi di arte contemporanea negli anni Venti sia come collezionista che come critico sulle pagine di importanti giornali e riviste, come «Domus» ed «Emporium», che dal 1938 ha diretto. Personalità dagli interessi eclettici, è stato uno dei massimi esperti di incisione moderna e di storia della fotografia, ha pubblicato monografie su Morandi, Marino Marini e altri artisti, ha organizzato importanti mostre come quelle milanesi sui Macchiaioli e su Van Gogh. È morto a Milano, dove ha sempre vissuto, nel 1992. Per Einaudi ha pubblicato i volumi L'opera grafica di Giorgio Morandi (1964, edizione accrescita 1989), Un fotografo fin de siècle. Il conte Primoli (1968, edizione accrescita 1981), Il Risorgimento nella fotografia (1979). Sempre per Einaudi ha inoltre curato il Diario di Delacroix e l'edizione delle Lettere dei Macchiaioli (1953).

 

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