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...se non ci fossero i libri, noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini.
Cardinale Bessarione
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La letteratura francescana
a cura di Claudio Leonardi e Francesco Santi San Francesco è la figura più popolare della storia italiana: centinaia di affreschi e quadri lo ricordano: ha generato un’enorme letteratura: è stato proclamato protettore del nostro paese; eppure quasi nessun italiano ha letto i suoi scritti meravigliosi. Questa raccolta è il primo tentativo sistematico di ordinarli cronologicamente: dai primi progetti di una vita religiosa comune agli ultimi testi, nei quali egli è percorso dalla gioia incontenibile di sentire in sé stesso i tratti di un altro Cristo. Insieme ai suoi scritti, il primo volume raccoglie quelli di Chiara; gli altri volumi comprendono le vite e i detti di Francesco, Bonaventura da Bagnoregio, l’incontro tra Francesco e la Povertà, Jacopone da Todi, le mistiche francescane, e gli scritti degli «spirituali», da Pietro di Giovanni Olivi a Raimondo Lullo ad Angelo Clareno. In questi volumi, Claudio Leonardi si propone di liberare la figura di Francesco dalle falsificazioni che l’hanno nascosta e adulterata, fino a farlo diventare un rivoluzionario politico, un nemico dell’ordine sociale, o uno gnostico.Dello gnostico, egli non aveva nulla: né il disprezzo della natura e del corpo, né la negazione dell'Antico Testamento e della Chiesa. Chi era dunque quest'uomo durissimo e dolcissimo? Era un mistico, forse il più assoluto nella storia cristiana. Chi era dunque quest’uomo durissimo e dolcissimo, che diceva di essere ignorans et idiota? Era un mistico, forse il più assoluto nella storia cristiana. Daniele Solvi è ricercatore di letteratura latina medievale presso la Seconda Università di Napoli. Ha scritto saggi sulla Vita di Giovanni della Verna, le legendae latine di Margherita di Città di Castello, sul pontificato di Celestino V, sulla figura medievale dell’inquisitore. Volume I - Francesco e Chiara d' Assisi Per la prima volta, forse, è riapparso alla luce quel miracolo che fu San Francesco: il mistico più puro della storia umana. Parlava soltanto con parole bibliche ed evangeliche, che uscivano dalla sua bocca con la stessa limpidezza e trasparenza con la quale, milleduecento anni prima, erano uscite dalla bocca di Gesù Cristo. Il primo volume raccoglie gli scritti di francesco, di Chiara e dei loro contemporanei.
Volume II - Le vite antiche di Francesco Nel secondo volume troviamo i testi biografici più antichi: la Vita di Tommaso da Celano, Giuliano da Spira, l'Anonimo perugino, la Lettera dei tre compagni, la Compilazione di Assisi, la Compilazione fiorentina, lo Specchio minore di perfezione. Volume III - Bonaventura: La perfezione cristiana Questo terzo volume della serie della letteratura francescana - il primo dei due dedicati a Bonaventura da Bagnoregio - presenta le opere mistiche di quello che è considerato l'erede di francesco: l'Itinerarium mentis in Deum, la Vitis mystica e i Sermones. Volume IV - Bonaventura: La leggenda di Francesco Francesco è santo ormai dal 1228, ma l'Ordine che ha fondato è dilaniato da polemiche, divisioni, feroci lotte intestine. Il Capitolo francescano del 1260 commissiona allora a Bonaventura da Bagnoregio la redazione di una Vita del santo sulla quale tutti possano concordare. ammalato, e fattosi frate minore a ventisei anni, era uno dei maggiori intellettuali della seconda metà del Duecento: Dante lo colloca, insieme al suo collega nelle Scuole parigine, Tommaso d'Aquino, a capo delle corone di spiriti sapienti nel quarto Cielo del Paradiso. Per quasi vent'anni ministro generale dell'Ordine, e cardinale, Bonaventura aveva da poco terminato il suo primo capolavoro, l'Itinerario della mente in Dio (che la Fondazione Valla ha pubblicato nel terzo volume della Letteratura francescana). Volume V - La Mistica Immergendosi nel volume V della Letteratura francescana, il lettore si domanderà a un certo punto se il messaggio più vero di Francesco non sia stato quello mistico. Pur vivendo esperienze esistenziali del tutto diverse l'una dall'altra, infatti, Angela da Foligno e Raimondo Lullo portano testimonianza purissima del vivere, sulle orme del santo di Assisi, con e nel Cristo: "testimonianza intera di che cosa fu realmente l'esperienza di Francesco, la sua inevitabile povertà nell'esperienza della divinizzazione, la laicità della vita cristiana nell'ortodossia e la corrispondente teologia della resurrezione". Ecco Angela, sul finire del Memoriale dettato al frate, confidargli: "Una volta ho interrogato Dio dicendo così: "Ecco, tu sei in questo sacramento dell'altare. Dove sono i tuoi fedeli?". Quindi, aprendo l'intelletto dell'anima, rispose dicendo: "Dovunque io sono, sono con me anche i fedeli". E io stessa vedevo che era così. E chiarissimamente trovavo me dovunque era lui. Ma in Dio ciò che è "essere dentro" non è ciò che è "essere fuori". E lui è il solo che è dovunque pur comprendendo tutto". Nella vita di Angela, che non si allontana dalla sua piccola porzione di Umbria, che non è affiliata a un ordine religioso, ma semplice terziaria francescana alla guida di un gruppo di laici, Dio si manifesta di continuo. Raimondo Lullo è invece uomo di cultura, poeta e teologo. Di prossima pubblicazione:
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