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Settis, Se Venezia muore

collana: Vele
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2014
pagine: VIII - 160
prezzo: € 11,00
ISBN: 9788806218263
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formato: brossura
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Salvatore Settis

Se Venezia muore

 

Le città storiche sono insidiate dalla resa a una falsa modernità, dallo spopolamento, dall'oblio di sé. Di questa minaccia, e dei rimedi possibili, Venezia è supremo esempio. Dobbiamo ritrovarne l'anima, rivendicare il diritto alla città.

In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l'ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per «salvarla dall'isolamento» ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una «modernità» standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall'Aquila a Chongqing - città della Cina che è passata dai 600 000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi - mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia.

 

Salvatore Settis ha pubblicato per Einaudi La tempesta interpretata. Giorgione, i committenti, il soggetto (1978 e 2005), La colonna Traiana (1988), Italia S.p.A. (2002), Futuro del «classico» (2004), Iconografia dell'arte italiana 1100-1500: una linea (2005), Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI (2008) e Artisti e committenti fra Quattro e Cinquecento (2010). Ha diretto Memoria dell'antico nell'arte italiana (1984-86) e I Greci. Storia Cultura Arte Società (1996-2002). È stato Visiting Professor in università americane ed europee e nel 2001 ha tenuto le Mellon Lectures di storia dell'arte alla National Gallery di Washington. Dopo aver diretto il Getty Research Institute for the History of Art di Los Angeles (1994-99), è tornato a insegnare Storia dell'arte e dell'archeologia classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è direttore. Accademico dei Lincei, delle Accademie delle Scienze di Berlino, Monaco e Torino, dell'Accademia Reale del Belgio e dell'American Academy of Arts and Sciences, le sue opere sono state tradotte in undici lingue. Nel 2006 è stato nominato dalla Commissione Europea fra i membri fondatori del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC), dal 2008 è presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Con Claudio Gallazzi e Bärbel Kramer ha curato la monumentale edizione del Papiro di Artemidoro (LED, 2008). Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi Paesaggio Costituzione cemento (ripubblicato nei Super ET nel 2012) e nel 2012 Azione popolare. Cittadini per il bene comune (Passaggi Einaudi).

 

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