Avviso

Bianchi, Spezzare il pane

collana:  Frontiere
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2015
pagine: 120
prezzo: € 17,00
ISBN: 9788806229665
a cura di:
traduzione di:
argomento:
formato: rilegato
per l'acquisto scegli tra:
      
 

Enzo Bianchi

Spezzare il pane

Gesù a tavola e la sapienza del vivere


Quando il cibo non è soltanto nutrimento, ma rappresenta qualcosa di piú - cultura, amicizia, comunione, arte e amore - allora cucinare per l'ospite, il familiare o l'amico, scegliere per lui gli ingredienti e disporli con cura, diventa un modo, pieno e fecondo, per dirgli: «Ti voglio bene».

Il cibo è tutto ciò che si mangia e che serve per nutrire e per mantenere in vita un essere vivente: uomini, animali, piante. Il cibo è dono: della madre che ci nutre nell'utero e ci offre il seno, della nutrice che ci svezza. Poi, crescendo, l'uomo impara a procurarselo e a cucinarlo da solo. Ma il cibo è anche molto di piú: è il gesto sociale per eccellenza, il gesto della comunità nel suo ritrovarsi, nel fare memoria e fare festa. La tavola è il luogo, a volte silenzioso, a volte rumoroso, di comunicazione, scambio, comunione. Gioia. Ecco cos'è il cibo: nutrimento per la convivialità. Mangiare è molto piú che nutrirsi, cosí come bere è molto piú che dissetarsi, e l'arte del vivere, la sapienza del vivere, può essere simboleggiata dall'arte del mangiare e del bere. E se mangiare è un'azione al contempo naturale e culturale, l'azione del nutrirsi viene ad assumere un valore simbolico e un carattere sacro. Mangiare ritma il tempo, la giornata, la settimana. Di piú, mangiare celebra il tempo: la nascita, l'entrata nell'età adulta, l'epifania delle storie d'amore, la morte. Tra le tante rivoluzioni fatte da Gesú, ci dice Enzo Bianchi, c'è anche quella di aver rivoluzionato il modo di concepire il cibo. Anche a tavola Gesú ci ha insegnato a vivere in questo mondo e ci ha raccontato storie e parabole che parlano di cibo e tavola. Nella Bibbia la pienezza della vita è spesso espressa con il racconto di un banchetto, ricco o povero, comunque sempre condiviso. Gesú amava la tavola come luogo di incontro con gli uomini e con le donne, amava la tavola come occasione di lode, benedizione e ringraziamento a Dio. E soprattutto amava la tavola come promessa di vita e di pace per tutti. C'è un insegnamento di Gesú a tavola che dobbiamo conoscere per scoprire, o riscoprire, la sapienza e la gioia del vivere e del convivere. E per diventare piú umani.

 

Enzo Bianchi (Castel Boglione, Monferrato, 1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose e autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione di dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo. Collabora a «La Stampa», «Avvenire», e in Francia a «La Croix» e «Panorama». Per Einaudi ha curato: Il libro delle preghiere (1997), Poesie di Dio (1999), Regole monastiche d'Occidente (2001), e pubblicato La differenza cristiana (2006), Il pane di ieri (2008 e 2012), Per un'etica condivisa (2009), L'altro siamo noi (2010). Nel 2010 escono, sempre per Einaudi, Ogni cosa alla sua stagione e Insieme, che raccoglie La differenza cristiana , Per un'etica condivisa e L'altro siamo noi; nel 2013, Fede e fiducia.

 

Recensioni

recensione di Massimo Recalcati suLa Repubblica.(leggi)


dello stesso autore nel catalogo Einaudi

Condividi questo articolo su...