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Balthus

Electa arte
2015, pp. 277, € 39,00
ISBN 9788891804990

Catalogo di mostra

24 ottobre 2015 - 31 gennaio 2016 a Roma

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Balthus


Le Scuderie del Quirinale con Electa e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici  presentano, dal 24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, la mostra Balthus, una grande retrospettiva organizzata a quindici anni dalla morte del pittore e dall’ultima esposizione che gli è stata dedicata in Italia. La mostra sarà in seguito al Kunstforum di Vienna dal 17 febbraio al 19 giugno 2016, prima monografica dell’artista in Austria.

Curata da Cécile Debray, conservatrice al Museo nazionale d’arte moderna Centre Pompidou, con la collaborazione di Matteo Lafranconi per la sezione alle Scuderie del Quirinale a Roma e di Evelyn Benesch per Vienna, la mostra riunisce più di duecento opere: quadri provenienti da importanti musei e da collezioni private prestigiose, ma anche un’ampia selezione di disegni e di fotografie. L’esposizione ripercorre la carriera di Balthus proponendo nuovi spunti di riflessione sul lavoro di uno dei più originali artisti del Novecento.

Balthus è profondamente legato all’Italia. Il suo primo viaggio nel nostro paese, nel 1926, rappresenta uno spartiacque per la sua vocazione artistica. Folgorato dalla scoperta dei maestri del Rinascimento toscano, in particolare di Piero della Francesca, Balthus ne eredita la chiarezza formale, la capacità narrativa, il senso della composizione. È proprio da questa tradizione – integrata dalla conoscenza dei movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova Oggettività tedesca – che trae origine quell’atmosfera sospesa ed enigmatica che è caratteristica distintiva delle sue opere, in particolare dei capolavori degli anni Trenta.

Il legame con l’Italia si rafforza a partire dal 1961, quando viene nominato direttore dell’Accademia di Francia a Roma. Rimane a Villa Medici fino al 1977, e qui sviluppa una nuova pratica del disegno e della pittura, traendo ispirazione dalle tecniche del passato per reinventare la propria. In questo periodo intraprende degli importanti lavori di restauro di Villa Medici, che ancora oggi caratterizzano gli spazi interni del palazzo e i giardini


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