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Gramsci, Lettere dal carcere

collana: i Millenni
editore: Einaudi
data pubblicazione: 13/10/2020
pagine:  CXIV - 1262
prezzo: € 90,00
ISBN: 9788806245405
a cura di: Francesco Giasi
contributi di: 
  • Maria Luisa Righi
  • Eleonora Lattanzi
  • Delia Miceli
traduzione di: 
argomento: classici
illustrazioni:
formato: rilegato in cofanetto cofanetto con documenti e immagini fotografiche
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Antonio Gramsci

Lettere dal carcere

 

Lettere dal carcere è un libro unico. Forse interminabile. È un libro postumo, la cui prima edizione ho sotto mano, un libro di famiglia, come lo è per non poche famiglie italiane. La sua storia, come spiega Francesco Giasi nell’introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a Roma il 27 aprile 1937. La prima edizione contava 218 lettere. Qui sono 511, di cui 12 inedite. È la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, libertà di visione, dolore e tenacia di impegno. Le lettere corrono parallele alla stesura dei Quaderni del carcere, che rappresentano a loro volta una delle vette del pensiero saggistico italiano del Novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo. Ne costituiscono il parallelo esistenziale e, forse, la premessa e la condizione. In tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, Lettere dal carcere è sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un’opera compiuta e autonoma, perché autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novità radicale. L’ultima lettera della prima edizione (qui 442) era diretta al figlio Delio: «… mi sento un po’ stanco e non posso scriverti molto. Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti piú uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti piú di ogni altra cosa. Ma è cosí?» Non da ultimo, Lettere dal carcere è un libro fondativo della casa editrice Einaudi e delle generazioni che si sono susseguite a interpretarla nel corso degli anni e delle epoche. L’intenzione e la “posizione” delle Lettere, come pochi altri libri, fanno la casa editrice, compreso quell’ultimo interrogativo, passo essenziale anche del pensiero di Antonio Gramsci: «Ma è cosí?» Ernesto Franco

Con un ricco album di documenti e immagini fotografiche


  Antonio Gramsci nasce ad Ales, tra Cagliari e Oristano, nel 1891. Fin da bambino mostra deformazioni della schiena e del torace dovute al morbo di Pott. Grazie a una borsa di studio, frequenta la facoltà di Lettere dell'Università di Torino, dove segue, fra gli altri, i corsi del linguista Matteo Bartoli e del dantista Umberto Cosmo. Nel 1914 è iscritto al Partito socialista e nel 1915 viene assunto nella redazione torinese dell'«Avanti!». Sempre a Torino, nel 1919, fonda il settimanale «L'Ordine nuovo». Nel 1921, insieme a Bordiga, promuove la scissione del Partito socialista e la fondazione del Partito comunista d'Italia. Nel 1922 parte per Mosca come delegato del partito nell'esecutivo dell'Internazionale comunista, e lí conosce Giulia Schucht con la quale avrà due figli: Delio (1924) e Giuliano (1926). Nel 1924 fonda il quotidiano «l'Unità». Nello stesso anno viene eletto deputato in Parlamento. Nel 1926, in violazione dell'immunità parlamentare, è arrestato dalla polizia fascista e processato per attività cospirativa e istigazione alla guerra civile. Alla conclusione del processo, nel 1928, viene condannato a vent'anni e recluso nella casa penale di Turi, in provincia di Bari. Nel 1929 inizia la stesura dei «Quaderni». Nel 1933, per gravi motivi di salute, è trasferito in una clinica di Formia e poi, in libertà vigilata, nella clinica Quisisana di Roma, dove muore quattro anni dopo. Le sue ceneri vengono inizialmente conservate al Verano e poi, per iniziativa della cognata Tatiana Schucht, trasferite al Cimitero acattolico di Roma, dove si trovano tuttora.

Di Antonio Gramsci, Einaudi ha pubblicato: Passato e presente, L'ordine nuovo, Scritti giovanili, Sotto la Mole, Socialismo e fascismo, La costruzione del Partito comunista, Quaderni del carcere, Quaderno 19, Quaderno 22, Cronache torinesi, La Città futura, Il nostro Marx, Lettere 1908-1926. Negli «Einaudi Tascabili» è uscito il volume Vita attraverso le lettere a cura di Giuseppe Fiori; nella «Nuova Universale Einaudi» è stato pubblicato il carteggio integrale con Tatiana Schucht, a cura di Aldo Natoli e Chiara Daniele. Nel 2007 negli «ET Biblioteca» sono stati ripubblicati i Quaderni del carcere e negli «ET Saggi» è uscita l'antologia Nel mondo grande e terribile. Nel 2020, nei «Millenni», Lettere dal carcere.

Recensioni  

articolo di Riccardo De Benedetti su Avvenire. (leggi)

dello stesso autore nel catalogo Einaudi 

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