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Bertolt Brecht Vita di Galileo «La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo; la vittoria della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano». Il testamento spirituale di Brecht, un ritratto fortemente chiaroscurato e volutamente contraddittorio del grande scienziato pisano, la cui indefessa ricerca della verità si trasforma a poco a poco in una sorta di vizio, di personale, quasi narcisistica intemperanza intellettuale. Bertolt Brecht nasce ad Augusta nel 1898, figlio di un dirigente d'azienda. Si trasferisce a Monaco e poi a Berlino, lavorando per il teatro insieme al regista Erwin Piscator e al musicista Kurt Weil. Tra i suoi amici, Walter Benjamin. Legato al partito comunista, all'avvento del nazismo lascia la Germania e si stabilisce in Danimarca, poi negli Stati Uniti. Viene inquisito dal Comitato per le attività antiamericane durante la «caccia alle streghe», torna in Europa nel 1948 e fonda la compagnia Berliner Ensemble a Berlino Est, dove vive fino alla morte, nel 1956. Tutte le sue opere sono pubblicate da Einaudi. Le poesie sono raccolte in due volumi nella «Collezione della Pléiade». I testi teatrali sono pubblicati nella «Collezione di teatro» e negli «Einaudi tascabili».
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dello stesso autore nel catalogo Einaudi |