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Beckett, Mercier e Camier

collana: Letture Einaudi  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2015
pagine: XXVIII - 156
prezzo: € 18,00
ISBN: 9788806135898
a cura di: Chiara Montini
traduzione di:
argomento: narrativa straniera
formato: brossura
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Samuel Beckett

Mercier e Camier


«Mercier e Camier, antesignani delle coppie teatrali di Beckett, ricordano Stanlio e Ollio, ma anche Bouvard e Pécuchet».
Dalla prefazione di Chiara Montini

Prima opera scritta da Beckett in francese, Mercier e Camier è senz'altro il suo romanzo più divertente. È la storia di due amici che decidono di lasciare la loro città (una mai nominata ma riconoscibile Dublino). Il progetto del viaggio viene frustrato da continui intoppi, contrattempi, incontri con personaggi strani e inquietanti, perfino un omicidio, e i due, alla fine, decideranno di fare ritorno alle rispettive case senza essere andati da nessuna parte, se non al bordello cittadino. Ancora a metà fra il romanzo e il teatro, Mercier e Camier è il punto di svolta nella scrittura di Beckett che, di lì innanzi, da un lato procederà al trittico Molloy, Malone muore, L'innominabile, dall'altro darà vita ad Aspettando Godot.

«Camier arrivò per primo all'appuntamento. Vale a dire che al suo arrivo Mercier non c'era. In realtà, Mercier l'aveva preceduto di dieci minuti buoni. Fu quindi Mercier, e non Camier, il primo ad arrivare all'appuntamento. Dopo aver aspettato cinque minuti, scrutando le diverse vie d'accesso che poteva imboccare l'amico, Mercier se ne andò a fare un giro che doveva durare un quarto d'ora. Camier a sua volta, non vedendo arrivare Mercier, se ne andò dopo cinque minuti per fare un giretto. Ritornato all'appuntamento un quarto d'ora piú tardi, invano cercò Mercier con gli occhi. Cosa comprensibile. Perché Mercier, dopo aver pazientato ancora cinque minuti sul posto convenuto, era ritornato a sgranchirsi le gambe, per usare un'espressione a lui cara. Camier quindi, dopo cinque minuti di un'attesa ebete, se ne andò di nuovo, dicendosi, Forse lo incontrerò nelle strade attigue. Proprio in quell'istante Mercier, di ritorno dalla sua passeggiata, che questa volta non aveva superato i dieci minuti, vide allontanarsi una sagoma che nella bruma mattutina assomigliava vagamente a quella di Camier, e lo era in effetti. Sfortunatamente scomparve, come inghiottita dal selciato».


Samuel Beckett nasce a Dublino nel 1906. Dopo essersi laureato al Trinity College, viaggia alcuni anni per l'Europa. A Parigi conosce il suo connazionale James Joyce, col quale instaura un profondo rapporto di amicizia e di comuni sperimentazioni letterarie. Tra le sue prime opere, scritte in inglese, spicca il romanzo Murphy. Nel 1938 si trasferisce definitivamente in Francia e partecipa alla resistenza antinazista. Dalla fine della guerra adotta il francese come lingua d'elezione e in francese scrive la sua grande trilogia narrativa: Molloy (1951), Malone muore (1951) e L'innominabile (1953). Il successo arriva soprattutto con i testi teatrali: Aspettando Godot (1952), Finale di partita (1957), L'ultimo nastro di Krapp (1957), Giorni felici (1961). Nel 1969 riceve il premio Nobel. Muore a Parigi nel 1989. L'Einaudi ha pubblicato tutte le opere di Beckett. Tra le edizioni più recenti, i romanzi Murphy, Watt e Molloy, Tutto il teatro, Le poesie, In nessun modo ancora, Racconti e prose brevi, Malone muore e Mercier e Camier.

Recensioni   

«Il romanzo con cui Beckett prepaò Godot» di Paolo Bertinetti - La stampa 15/04/2015

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