Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Benjamin, Opere complete

Walter Benjamin

Opere complete

 
I. Scritti 1906 - 1922
II. Scritti 1923 - 1927
III. Scritti 1928 - 1929
IV. Scritti 1930 - 1931
V. Scritti 1932 - 1933
VI. Scritti 1934 - 1937
VII. Scritti 1938 - 1940
VIII. Frammenti e Paralipomena
IX. i «passages di Parigi»
 

OPERA COMPLETA IX voll. € 860,00

 

A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Enrico Ganni
 
Rolf Tiedemann ha diretto per molti anni il Theodor W. Adorno Archiv di Francoforte sul Meno dove sono conservati anche i manoscritti di Walter Benjamin. Autore di numerosi saggi, ha curato l'opera omnia tanto di Adorno quanto dello stesso Benjamin.
 
Hermann Schweppenhäuser (nato a Francoforte sul Meno nel 1928) è professore emerito di filosofia all'Università di Lüneburg. Accanto a una vasta attività pubblicistica, è curatore, con Rolf Tiedemann, dell¿edizione tedesca delle opere complete di Walter Benjamin.
 

Opere Einaudi - Catalogo

VOLUME I, 2008, pp. XXII - 680, € 95,00

ISBN 9788806193294


A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Enrico Ganni

 
 

I. Scritti 1906 - 1922

Gli scritti giovanili di Benjamin, contributi ineguagliati per un'estetica postidealistica, comprendenti il saggio Le affinità elettive di Goethe, universalmente considerato uno dei vertici della produzione benjaminiana.

Walter Benjamin nasce a Berlino il 15 luglio 1892, figlio di una facoltosa famiglia di origine ebraica, e trascorre l'infanzia nelle zone eleganti e borghesi della città. Se le prime esperienze scolastiche non sono propriamente felici, risulta invece molto positiva la biennale (1905-907) frequentazione del Landerziehungsheim di Haubinda, in Turingia; fra i suoi insegnanti il pedagogo Gustav Wyneken, grazie al quale entra in contatto con la Jugendbewegung. Tornato a Berlino, pubblica in riviste studentesche i suoi primi testi, fra cui poesie e scritti teorici, e nel 1912 consegue il diploma di maturità.
Gli esordi universitari - studia filosofia, germanistica e storia a Friburgo e in seguito a Berlino, Monaco e Berna - sono ancora all'insegna della militanza nel Movimento giovanile, sul quale lascia numerosi contributi e dal quale prenderà tuttavia le distanze al manifestarsi delle prime posizioni antisemitiche: con lo scoppio della guerra la rottura sarà definitiva. Come per molti giovani della sua generazione, anche per Walter Benjamin il conflitto segna una cesura profonda, accentuata dal suicidio di Christoph Friedrich Heinle, il giovane amico e poeta con cui aveva condiviso le aspirazioni di quegli anni. Riformato, gli viene risparmiata l'esperienza diretta del fronte: si trasferisce a Berna, dove con scarsa convinzione prosegue gli studi; in Svizzera si rinsalda l'amicizia con Gershom Scholem conosciuto qualche anno prima. Nel 1917 sposa Dora Pollak: il loro unico figlio, Stefan, nasce l'anno successivo. Accanto a una attività di pubblicista che si fa via via più intensa e che abbraccia gli ambiti più diversi - dalla critica letteraria alla sociologia della cultura - inizia a lavorare al Concetto di critica nel romanticismo tedesco, la sua tesi di dottorato: si laurea, summa cum laude, nell'estate del 1919.
In questa fase Benjamin si accosta a Charles Baudelaire di cui traduce i Quadri di Parigi che usciranno nel 1923 corredati di una premessa definita anni dopo dall'autore «il primo esito delle mie riflessioni sulla teoria della lingua»: Il compito del traduttore. Non si realizza invece il progetto di pubblicare una rivista che, ispirandosi al titolo di un quadro di Paul Klee, avrebbe voluto chiamare «Angelus Novus». Chiude questo primo volume delle Opere complete il saggio Le affinità elettive di Goethe, universalmente considerato uno dei vertici della produzione benjaminiana.

 

 
VOLUME II, 2001, pp. XVII - 793, € 95,00

ISBN 9788806140298


A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Rolf Tiedemann
Redazione: Daniela La Rosa
Traduzione di Marisa Bertolini Peruzzi
Traduzione di Gianni Carchia
Traduzione di Bianca Cetti Marinoni
Traduzione di Flavio Cuniberto
Traduzione di Claudio Groff
Traduzione di Anna Marietti Solmi
Traduzione di Ginevra Quadrio-Curzio
Traduzione di Hellmut Riediger
Traduzione di Giulio Schiavoni
 
 


 
 
 

II. Scritti 1923 - 1927

Il quinquennio che va dal 1923 al 1927 risulta per molti versi decisivo nella biografia di Walter Benjamin: risalgono a questa fase l'idea di conseguire la libera docenza, gli incontri con Th. W. Adorno e Asja Lacis, il trasferimento di Gershom Scholem - amico e interlocutore privilegiato - in Palestina (che susciterà anche in Benjamin il progetto mai realizzato di emigrare), i lunghi viaggi e soggiorni in Italia, in Russia e naturalmente a Parigi, dove ha inizio quel «modo di vita ellittico» fra Berlino e la capitale francese che caratterizzerà anche gli anni a venire.
Di queste esperienze rendono testimonianza gli scritti raccolti in questo volume II delle Opere complete: accanto al Dramma barocco tedesco, scritto nella prospettiva di ottenere quella cattedra universitaria che venne poi negata dalla commissione esaminatrice, Strada a senso unico, la famosa raccolta di aforismi che se da un lato proietta il lettore nell'attualità vorticosa di una Germania scossa dall'inflazione, dall'altro rappresenta il decisivo approccio al comunismo e al materialismo storico, e il Diario moscovita, resoconto di una fase, cruciale in senso politico non meno che personale, nella quale la percezione della società sovietica nei primi anni rivoluzionari si declina nell'intensissimo legame d'amore con Asja Lacis. Completano il volume i Sonetti, ancora inediti in Italia, nonché numerosi articoli pubblicati su giornali e riviste che segnano la svolta di Benjamin verso un'intensa ed esemplare militanza critica destinata a durare fino all'avvento del nazismo.

 Indice  

Avvertenza editoriale. Cronologia della vita di Walter Beniamin (gennaio 1923-dicembre 1927)
1923
El mayor monstruo, los celos di Calderon e Herodes und Mariamne di Hebbel Lettera a Florens Christian Rang.
1924
Napoli. Vecchi libri per l'infanzia [I]. Vecchi libri per l'infanzia [2]. Acta Muriensa.
1925
Il dramma barocco tedesco. Curriculum vitae [I]. Exposé. Premessa al libro sul Dramma barocco tedesco. Le armi di domani. Raccolta di filastrocche francofortesi. Libri arrivati. Merce di pace. Niente contro la «Illustrierte». Rivista o teatro. Sonetti.
1926
Baedeker ringrazia. Kitsch onirico. Alfred Kuhn, La vecchia Spagna. Hugo von Hofmannstahl, La torre. Allo studio l'Assaut. Scandalo al Théâtre Français. Scandali teatrali parigini II. Hans Bethge, Viaggio egiziano. Mobili e maschere. Bella. Scoperto un dramma di Poe. Tradizioni popolari tedesche. Paul Valéry all'École Normale. Ventura Garcia Calderon, La vengeance du Condor Traduzioni. Margaret Kennedy, La ninfa fedele. Carl Albrecht Bernoulli, Johann Jacob Bachofen e il simbolo naturale. Strada a senso unico. Franz Hessel. Johann Peter Hebel (I). Johann Peter Hebel (2). Il commerciante nel poeta. Oskar Walzel, L'opera dell'arte della parola. Sof'ja Fedorsenko, Il russo parla. Sguardo sul libro per l'infanzia. Frasi fantastiche. Lenin, Lettere a Maksim Gor'ki. Ristampe antiche e moderne. Indovinelli.
1927
Una disputa al teatro di Mejerchol'd. Rainer Maria Rilke e Franz Blei. Diario moscovita. I raggruppamenti politici degli scrittori russi. Sulla situazione della cinematografia in Russia. Replica a Oskar A. H. Schmitz. «Les Cahiers du Sud». Mosca. Paul Hankamer, Il linguaggio, il suo concetto e fa sua interpretazione nel Cinquecento e nel Seicento. Fantasia su Kiki. Associazione degli amici della nuova Russia in Francia. Fedor Gladkov, Cemento. Ivan Smelev, Il cameriere. Giornalismo. La nuova letteratura russa. Glozel e Atlantide. Gottfried Keller. Lirica europea del presente. 1900-1925. Diario del mio viaggio nella Loira. Per la dittatura. Gaston Baty, Le masque et l'encensoir. Paul Leautaud, Le theatre de Maurice Boissard. 1907-1923. Ramon Gomez de la Serna, Le cirque. Philippe Soupault, Le coeur d'or. Henry Poulaille, L'enfantement de fa paix. Henry Poulaille, Ames neuves. Pierre Girard, Connaissez mieux le coeur des femmes. Martin Maurice, Nuit et jour. Anthologie de la nouvelle prose française. Ritratto di un poeta barocco. Tre francesi. La donna deve prendere parte alla vita politica? Un importante critico francese a Berlino. Franz Hessel, Berlino segreta. L'epoca beata di Gottfried Keller Monopolio di stato per la pornografia Eva Fiesel, La filosofia del linguaggio del romanticismo tedesco.
Note. Indice dei nomi.

 

 
VOLUME III, 2010, pp. XIV - 536, € 90,00

ISBN 9788806196844

A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Enrico Ganni
 

III. Scritti 1928 - 1929

Anche nel biennio 1928-1929, vissuto tra Parigi e Berlino, l'esistenza di Walter Benjamin è incentrata su un'assidua attività di critico, recensore e saggista: un'attività che dopo il fallimento della prospettiva accademica, nel 1925, risulta essere la sua unica fonte di sostentamento.

Sul settimanale «Die literarische Welt», fra le riviste di sinistra più autorevoli dell'epoca, e il quotidiano «Frankfurter Zeitung», dove era redattore Siegfried Kracauer (che all'inizio degli anni Venti gli aveva fatto incontrare Theodor W. Adorno), Benjamin affronta una strabiliante gamma di argomenti: ai sempre penetranti sguardi sulle città (Weimar, Marsiglia, Parigi, San Gimignano), si affiancano riflessioni su autori e movimenti del presente - M. Proust, A. Gide, J. Green, K. Kraus, S. George, il surrealismo, per citarne solo alcuni -, ma anche commenti sui romanzi d'appendice e sulla letteratura per bambini. Nel contributo redatto per la Grande Enciclopedia Sovietica, Benjamin torna anche a occuparsi di J. W. Goethe: l'articolo verrà tuttavia censurato e pubblicato in forma del tutto irriconoscibile; destino analogo avrà peraltro un'analisi sul ruolo degli ebrei nella cultura tedesca commissionata dalla Encyclopaedia Judaica.
In una situazione segnata dalla grande crisi economica e dalla crescente instabilità della ancora giovane Repubblica di Weimar, l'opera di Walter Benjamin di questi anni si presenta come un imponente laboratorio, in grado di consolidare la sua fama, e la sua ambizione, di massimo teorico e critico del proprio tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 
VOLUME IV, 2002, pp. XIII - 591, € 95,00

ISBN 9788806161699

A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Enrico Gan

 

 

 

IV. Scritti 1930 - 1931

Con questo volume, che comprende soprattutto articoli e contributi critici, prosegue la pubblicazione delle Opere complete di Walter Benjamin: la curiosità impareggiabile e l'arguzia di uno dei più attuali pensatori del Novecento.

Scartata ormai da tempo l'idea della carriera accademica, per Walter Benjamin anche il biennio 1930-1931, al quale è dedicato il presente IV volume delle Opere complete, si pone all'insegna dell'impegno critico, con l'attività di recensore e saggista che viene a costituire la sua sola precaria fonte di sussistenza. I temi presi in considerazione stupiscono per la vastità degli ambiti affrontati: Benjamin interviene su tutto e tutti con scritti teorici, opere divulgative e pamphlet politici, si sofferma su Goethe e Dostoevskij, Proust e Gide, Kraus e Brecht (ma, d'altro canto, significativamente tralascia grandi autori come Mann e Musil), presenta abbecedari e giocattoli, marionette e cibi, dialetti e lingue, romanzi d'appendice e persino un opuscolo su «erbe ed erbacce», con l'obiettivo non tanto di stabilire canoni di letterarietà, ma di consentire al lettore di penetrare con i propri «ghiribizzi, pregiudizi, pensieri» nei momenti piú intimi dell'opera. Ne risulta una vera e propria «arte del recensire» con la quale Benjamin si contrappone alle mode culturali e alla frettolosità saccheggiatrice dei giornali; nella piena consapevolezza della scarsa considerazione che la materia da molti decenni godeva ormai in Germania e con l'ambizione di affermarsi indiscutibilmente come «le premier critique de la littérature allemande».

 Indice  

Avvertenza editoriale Cronologia della vita di Walter Benjamin (gennaio 1930-dicembre 1931)

1930
Giocattoli russi. Elogio della bambola. Ingresso con ghirlanda. Come si profila in Russia un successo teatrale. Serata con Monsieur Albert. Teste parigine. Il saggio Dio in Francia? di Friedrich Sieburg. Berlino città demoniaca. Un ragazzo di strada berlinese. Passeggiata berlinese tra i giocattoli I. Passeggiata berlinese tra i giocattoli II. Diario parigino. E. T. A. Hoffmann e Oskar Panizza. Lo Schelmuffsky di Reuter e la Jobsiade di Kortum. Addio, Tirolo mio! Passaggio sotterraneo nella Tiergartenstraße. La Borsig. James Ensor compie settant'anni. Theodor Hosemann. François Porché, Il calvario del poeta Baudelaire Dal Commentario brechtiano. Ricette per commediografi. Un isolato si fa notare. S[iegfried] Kracauer, Gli impiegati. Un libro per coloro che sono stanchi dei romanzi. Mangiare. Romanzi gialli, in viaggio. Crisi del romanzo. Gabriele Eckehard, Il libro tedesco nel periodo del barocco. Processi alle streghe. Bert Brecht. Dibattito russo in tedesco. Visita a una fonderia dell'ottone. Appunti di viaggio <1930>. Il casermone. Teorie del fascismo tedesco. Per l'anniversario della morte di Hofmannstahl. Mare nordico. Contro un capolavoro. Un giacobino di oggi. Myslowitz-Braunschweig-Marsiglia. Bande di briganti nell'antica Germania. Storie vere di cani. Gli zingari. Symeon, il nuovo teologo, Luce della luce. Malinconia di sinistra. Periodici surrealisti. I bootleggers. Critica delle case editrici. Caspar Hauser. Memorandum sul periodico «Krisis und Kritik». Tesi sul periodico «Krisis und Kritik». Vecchia e nuova grafologia. Chichleuchlauchra. Pedagogia coloniale. La giostra dei mestieri. Le Peregrinazioni attraverso la Marca di Brandeburgo.

1931
Il Dottor Faust. Karl Kraus. Che cos'è il teatro epico? (I). StUdi per la teoria del teatro epico. Cagliostro. Critica teologica. «Aumento di stipendio?! Ma vogliamo scherzare!». Storia della letteratura e scienza della letteratura. La Bastiglia, la vecchia prigione di stato francese. Napoli. Napoli. Appunti per la trasmissione per le scuole. Il problema del classico e l'antichità. Come si spiega il grande successo di un libro? Diario maggio-giugno 1931. Franz Kafka: Durante la costruzione della muraglia cinese. Tolgo la mia biblioteca dalle casse. La scienza secondo la moda. Breve scambio epistolare con il fisco. Diario dal sette agosto millenovecentotrentuno fino al giorno della morte. Baudelaire sotto l'elmetto. Breve storia della fotografia. La scomparsa di Ercolano e Pompei. Un esaltato in cattedra: Franz von Baader. Paul Valéry. Foglio di appunti per il saggio Paul Valéry. Il terremoto di Lisbona. L'incendio del teatro di Canton. Il carattere distruttivo. Appunti sul Carattere distruttivo. Oskar Maria Graf come narratore. Per collezionisti poveri. Aneddoti sconosciuti su Kant. Fertili rudimenti degli inizi. Note. Indice dei nomi.

 

 
VOLUME V, 2003, pp. XVIII - 610, € 95,00

ISBN 9788806165758

 

V. Scritti 1932 - 1933

Il quinto volume della nuova edizione delle Opere complete di Walter Benjamin comprende gli scritti del 1932 e 1933, ossia dell'ultimo anno della Repubblica di Weimar e del primo della dittatura nazionalsocialista. Più chiaramente dei precedenti, essi ci mostrano l'autore come oggetto, se non già quasi come vittima della politica

Nella vita di molti scrittori, artisti e intellettuali tedeschi il 1933 è l'anno dell'esilio. Walter Benjamin lasciò la Germania, per raggiungere Parigi e quindi Ibiza, a metà marzo, poco dopo l'avvento al potere dei nazionalsocialisti. Le sue condizioni economiche - da alcuni anni molto precarie - peggiorarono ancora: la stampa e la radio tedesche, sue principali fonti di sostentamento, non potevano e non volevano più valersi della collaborazione di un ebreo marxista. Risultò così se non del tutto interrotta (Benjamin continuò a pubblicare sotto pseudonimo), in ogni caso seriamente compromessa quella intensa e proficua militanza critica che per circa un decennio aveva caratterizzato la sua esistenza. Oltre alle recensioni, che come sempre riguardano gli argomenti più vari, sono schematicamente tre i campi di attività proposti da questo volume V delle Opere complete. I radiodrammi, fra cui Cosa leggevano i tedeschi mentre i loro classici scrivevano, Lichtenberg e Tanto chiasso per Arlecchino (destinato ai bambini), gli interventi specificamente filosofici - dove accanto ad alcuni saggi di taglio più tradizionale spiccano le Immagini di pensiero e l'Agesilaus Santander, un brano fondamentale dell'esoterismo benjaminiano - e infine le «indagini» personali che comprendono i resoconti di viaggio, gli esperimenti con l'hascisc e soprattutto le riflessioni sull'infanzia e sulla città natale. Con due opere in primo piano: la Cronaca berlinese, rimasta allo stato di frammento e finora inedita in Italia, e Infanzia berlinese intorno al millenovecento, che dalla Cronaca scaturì e di cui viene qui presentata la prima stesura (nella sua interezza a sua volta inedita, e assai diversa dalla versione nota al pubblico italiano [Einaudi 2001]). Un intenso lavoro svolto sullo sfondo del baratro aperto dall'esilio e immerso nell'atmosfera ormai «esiziale» di quei «luoghi che - come scrisse Adorno pensando proprio a Infanzia berlinese - sono sul punto di risvegliarsi. Su di essi cade lo sguardo del condannato, e come condannati Benjamin li esperisce».

 Indice  

Prefazione - Cronologia della vita di Walter Benjamin (gennaio 1932-dicembre 1933)

1932
Il disastro ferroviario del Firth of Tay. Pensiero priviligiato. Un dramma di famiglia al teatro epico. Gottfried Keller, Opere complete a cura di Jonas Fränkel. Cosa leggevano i tedeschi mentre i loro classici scrivevano. Tanto chiasso per Arlecchino. Arlecchino e la radio. Hans Hoffman, Edifici civili della vecchia Svizzera. Nietzsche e l'archivio della sorella. Cent'anni di scritti su Goethe. Faust nel campionario. L'inondazione del Missisippi nel 1927. Il coniglio di Pasqua scoperto ovvero Breve dottrina dei nascondigli segreti. Scavare e ricordare. Sogno. Dal borghese cosmopolita all'alto-borghese. Il cuore freddo. Edipo ovvero Il mito razionale. Sequenza ibizenca. Teatro e radio. Pestalozzi a Yverdun. L'errore dell'attivismo. Libri su Goethe, ma benvenuti. Cherry Kearton, L'isola dei cinque milioni di pinguini. Una strana giornata, ovvero trenta rompicapi. Ossi (poco) duri. Spagna 1932. Crocknotizen. Cronaca berlinese. I lumi degli oscurantisti. Due generi di popolarità. Qualcuno è dell'idea. Il viaggio della Mascotte. Il fazzoletto. La sera della partenza. Hascisc a Marsiglia. Sotto il sole. La piramide di Natale. Scienza dell'arte rigorosa [prima stesura]. Autoritratti in sogno. La risposta dello straniero. Segreto pubblico. Chiaro e tondo.

1933
La siepe di fichi d'india. Hermann Gumbel, L'altro Rinascimento nella prosa tedesca. Infanzia berlinese intorno al millenovecento. La Comarehlen. Tiergarten. Kaiserpanorama. Colonna della Vittoria. Telefono. A caccia di farfalle. Partenza e ritorno. Risveglio del sesso. Mattini d'inverno. Steglitzer Straße angolo Genthiner Straße. Il signor Knoche e la signorina Pufahl. Mercato coperto Magdeburger Platz. La febbre. La giostra. la lontra. Un annuncio di morte. Isola dei pavoni a Glienicke. Blumeshof 12. L'alfabetario. Armadi. Biblioteca scolastica. Nascondigli. Uno spettro. In società. Mendicanti e puttane. Disgrazie e delitti. Il cestino da lavoro. Un angelo di Natale. Due fanfare. L'omino con la gobba. [Appendice a Infanzia berlinese intorno al millenovecento]. In ritardo. Logge. La luna. Romanzoni. Krumme Straße. Il calzino. I colori. Serata d'inverno. «Neuer deutscher Jugendfreund». La dispensa. Lo scrittoio. Teatro di scimmie. Truffe filateliche. Il secondo Io. Memorie dal nostro tempo. Ombre corte [II]. Appendice a Ombre corte [II]. Dottrina della similitudine. Appendici a Dottrina della similitudine. Lichtenberg. Uno spaccato. Kierkegaard. La fine dell'idealismo filosofico. Poesia triste. Lettere di Max Dauthendey. Davanti al camino. Marc Aldanov, Un viaggio non sentimentale. Sguardo retrospettivo su Stefan George. Scienza dell'arte rigorosa [seconda stesura]. Dotta elencazione. Agesilaus Santander [prima stesura]. Agesilaus Santander [seconda stesura]. Zwei Gedichte. Due poesie. Christoph Martin Wieland. Piccolo uomo di Londra. Del perché l'elefante si chiama «elefante». Del perché l'elefante si chiama «elefante». Una storia strana di quando gli uomini non esistevano ancora. Sulla facoltà mimetica. Il tedesco in Norvegia. Immagini di pensiero. Ancora una volta. Piccoli pezzi d'arte. Esperienza e povertà. J. P. Hebel, Lo Scrigno del tesoro dell'amico di casa renano. Storie dalla solitudine. Julien Benda, Discours à la nation européenne.

 

 
 
VOLUME VI, 2004, pp. XXII - 604, € 95,00

ISBN 9788806170837

Contributi di Enrico Ganni
Contributi di Hellmut Riediger
A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Hermann Schweppenhauser
Traduzione di Giorgio Backhaus
Traduzione di Francesca Boarini
Traduzione di Clara Bovero
Traduzione di Emilio Castellani
Traduzione di Olga Cerrato
Traduzione di Umberto Gandini
Traduzione di Enrico Filippini
Traduzione di Hellmut Riediger
Traduzione di Enrico Ganni
Traduzione di Ugo Marelli
Traduzione di Anna Marietti Solmi
Traduzione di Ginevra Quadrio-Curzio
Traduzione di Giulio Schiavoni
Traduzione di Renato Solmi
Traduzione di Elisabetta Villari
 
 
 

VI. Scritti 1934 - 1937

Il sesto volume delle opere di Walter Benjamin raccoglie gli scritti composti tra il 1934 e il 1937. Sono di quegli anni alcuni testi capitali della sua opera: L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica; Franz Kafka. Per il decimo anniversario della morte; Il narratore. Considerazioni sull'opera di Nicolai Leskov; Uomini tedeschi.

Se nei primi mesi del 1933 molti intellettuali tedeschi ancora pensavano che il regime nazionalsocialista si sarebbe rapidamente dissolto, il 1934 portò invece la disillusione: non solo il governo non diede segni di cedimento ma anzi si consolidò e negli anni successivi mise in atto una politica sempre più repressiva all'interno e aggressiva all'esterno. Anche per Walter Benjamin la situazione di esule risultò in più di un senso gravosa: nel 1935 apparve il suo ultimo contributo in Germania, e sino al momento in cui non si concretizzò una collaborazione continuativa con la «Zeitschrift für Sozialforschung», le uniche, esigue, fonti di sostentamento furono gli organi di stampa svizzeri. Non meno problematica risulta in questa fase la sua collocazione ideologico-politica: se da un lato continuavano a dare frutti la mistica e la teologia ebraica, dall'altro Benjamin approfondiva l'analisi in senso marxista della posizione dello scrittore e dell'arte nella società capitalistica. È in tale contesto che si collocano gli scritti proposti nel VI volume delle Opere complete, caratterizzato dal progressivo venire meno degli interventi critici, dalla scomparsa dei radiodrammi e, quasi a controbilanciare, dalla presenza di alcuni scritti di fondamentale importanza nel percorso benjaminiano. Fra questi i saggi Franz Kafka, Johann Jakob Bachofen, Il narratore ed Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico nonché la prima stesura de L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (pubblicata con la versione francese). Un ruolo particolare svolge poi Uomini tedeschi, la raccolta di lettere di autori del XVIII e XIX secolo, grazie alla quale Benjamin si proponeva di far riemergere una dimenticata Germania illuministica e civile da contrapporre a quella truce che aveva preso il potere. Una speranza nobile ma del tutto vana, perché il volume, in Germania, dove pure circolò, non ebbe alcuna risonanza politica. Ma era davvero chiedere troppo a un libro che in ogni caso resta tra i più preziosi della produzione benjaminiana.

 Indice  

Prefazione
Cronologia della vita di Walter Benjamin (gennaio 1934 - dicembre 1937)
Scritti 1934-1937
1934
Sull'attuale posizione sociale dello scrittore francese. Una volta è nessuna. Uno sguardo retrospettivo su centocinquant'anni di cultura tedesca. La bacchetta magica bagnata. Il giornale. Comprabili ma inutilizzabili. L'autore come produttore. Novità di storia della letteratura. Verbali di esperimenti con la droga. Ivan Bunin. Auguste Pinloche, Fourier et le socialisme. Franz Kafka [Appendice a Franz Kafka]. Curriculum vitae [IV]. Quattro storie. Arnold Hirsch, Borghesia e barocco nel romanzo tedesco. Lawrence Ecker, Lirica d'amore cortese araba, provenzale e tedesca. La ballata tedesca Il teatro in giardino Hugo Falkenheim, Goethe e Hegel. Otto Funke, Filosofia del linguaggio inglese nel tardo XVIII secolo. Appunti Svendborg estate 1934. Al minuto. Georges Laronze, Le Baron Haussmann. Annotazioni non datate su esperimenti con la droga. Materiali per un autoritratto.
1935
Problemi della sociologia del linguaggio. Johann Jakob Bachofen. Il romanzo da tre soldi di Brecht. Dialogo sul Corso. La mano fortunata. Wilhelm Platz, Charles Renouvier come critico della cultura francese. La popolarità come problema. Jacques Maritain, Du régime temporel et de la liberté. Rastelli racconta...
1936
L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [prima stesura] [Appendice a L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica]. Il narratore [Appendice a Il narratore]. Uomini tedeschi [Appendice a Uomini tedeschi]. Lettera da Parigi [I]. Lettera da Parigi [II] [Appendice alle lettere da Parigi]. Proposte per la sezione della «Zeitschrift für Sozialforschung» riservata alle recensioni.
1937
Una contemporanea di Fridtjof Nansen. Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico. L'opera da tre soldi. Gisèle Freund, La fotografia in Francia nel diciannovesimo secolo. Grete de Francesco, Il potere del ciarlatano. Ferdinand Brunot, Histoire de la langue française des origines à 1900. «Recherches philosophiques». F[élix] Armand e R[ené] Maublanc, Fourier. Helmut Anton, Ideale sociale e morale sociale verso la fine del secolo XVII.
Appendice. Note. Indice dei nomi.

 

 
VOLUME VII, 2006, pp. XX - 586, € 95,00

ISBN 9788806182168

 
A cura di Hermann Schweppenhäuser
A cura di Rolf Tiedemann
A cura di Enrico Ganni
 

VII. Scritti 1938 - 1940

Non si faceva illusioni, Walter Benjamin, su quale sarebbe stato il destino dell'Europa alla fine degli anni Trenta.

Sapeva che per lui e per i suoi compagni di esilio l'esistenza sarebbe diventata ancora più difficile allorché il conflitto - giudicato ormai inevitabile dopo l'annessione tedesca dell'Austria e di gran parte della Cecoslovacchia - avrebbe coinvolto la Francia, il paese che da molti anni lo ospitava. Si aggiunga che anche dall'Unione Sovietica, in cui molti intelettuali avevano riposto le proprie speranze, giungevano segnali inequivocabili, ultimo fra i quali il patto Hitler-Stalin nell'estate del 1939.
In questa situazione, ulteriormente aggravata dai costanti problemi di mera sussistenza, Benjamin riuscì tuttavia a tornare su Kafka, uno dei suoi autori prediletti, a redigere un nuova stesura di Infanzia berlinese intorno al millenovecento, e soprattutto ad affrontare quel libro su Baudelaire che, se fosse stato portato a termine, sarebbe senza dubbio diventato una delle sue opere più significative. Del vastissimo materiale accumulato su questo tema, il presente volume propone per la prima volta in italiano il saggio La Parigi del secondo Impero in Baudelaire, la rielaborazione del medesimo testo (Su alcuni motivi in Baudelaire), l'edizione integrale di Parco centrale, le Note sui Quadri parigini di Baudelaire nonché una serie di frammenti anch'essi inediti in Italia. Espressione definitiva dell'atteggiamento estremo del filosofo berlinese sono infine le celebri tesi Sul concetto di storia, redatte nella primavera del 1940. Poco prima dell'ingresso della Wehrmacht a Parigi il 14 giugno, Benjamin lasciò la città, approdando dopo diverse tappe a Port Bou, nei Pirenei. Da qui intendeva attraversare la frontiera e raggiungere la Spagna. Venne tuttavia respinto dalle guardie di frontiera spagnole, e temendo di essere riconsegnato ai tedeschi si tolse la vita nella notte tra il 25 e il 26 settembre.

 

 

VOLUME VIII, 2014, pp. XVI - 520, € 90,00

ISBN 9788806192488

 

VIII. Frammenti e Paralipomena

Con questo ottavo volume si conclude la pubblicazione delle Opere complete di Walter Benjamin, avviata da Einaudi nel 2000 con la riedizione dei «Passages» di Parigi.

Al pari di quell'affascinante affresco della modernità, anche il presente volume è composto da materiale frammentario, ossia da testi - brani, appunti, aforismi, semplici schemi - che Walter Benjamin accumulò nell'arco di quasi un trentennio in funzione di quanto stava scrivendo, di quanto aveva in mente di scrivere ma poi non realizzò, o magari in vista dell'ampliamento o del rifacimento di quanto aveva già pubblicato. Un materiale quindi composito, che è stato suddiviso in due grandi gruppi, comprendenti da un lato i Frammenti, quindi i testi relativamente autonomi non riferibili ad alcuna delle opere compiute, e dall'altro i Paralipomena, ossia i brani che hanno invece un preciso nesso con scritti pubblicati (si pensi al grande saggio su Kafka del 1934) o comunque in via di avanzata definizione (ad esempio Infanzia berlinese). Una raccolta che proprio per la sua eterogeneità e incompletezza apre scorci interessanti sulla grande officina di un pensatore che continua a essere di straordinaria attualità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
VOLUME IX, 2014, € 110,00

ISBN 978880613313


 

 
 
 

Volume IX. i «passages di Parigi»

Volume IX. i «passages di Parigi»

«L'intenzione di Benjamin era di combinare materiale e teoria, citazione e interpretazione in una costellazione nuova rispetto a qualsiasi forma corrente di rappresentazione e nella quale tutto il peso doveva posare sul materiale e le citazioni, mentre teoria e interpretazione dovevano asceticamente defilarsi».

Dall'Introduzione di Rolf Tiedemann

Opera incompiuta alla quale l'autore lavorò per tredici anni, I «passages» di Parigi si presenta come affascinante espressione di quella continua proliferazione dei materiali e infinita esplorazione del reale storico che è una delle chiavi di lettura della modernità. Combinando testi, intuizioni ed elaborazione teorica, e lasciando quest'ultima programmaticamente in secondo piano, Walter Benjamin si propone di risalire alle origini dell'epoca moderna, studiata a partire dalla specifica realtà di Parigi come ideale centro del mondo, colta in una miriade di dettagli eterogenei e apparentemente marginali: accanto ai passages, la merce, la prostituzione, il flâneur, il gioco, la moda, l'art nouveau, la modernizzazione urbanistica di Haussmann, il collezionismo (uno dei tanti motivi autobiografici della ricerca benjaminiana), ma anche Blanqui, Nietzsche, Poe e soprattutto Baudelaire, autentico nume tutelare dell'intero progetto.
Con una sezione di Testimonianze sulla genesi dell'opera, una di Paralipomena e - per la prima volta - un completo Indice dei nomi.

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