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De Alberti, Dall'interno della specie

 
collana: Collezione di poesia
editore: Einaudi
data pubblicazione: 07/02/2017
pagine: 88
prezzo: € 10,00
ISBN: 9788806221027
a cura di:
traduzione di:
argomento: poesia
formato: brossura
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Andrea De Alberti

Dall'interno della specie

 

Questo scheletro incompleto divenne
Lucy nel '74
e luce per alcuni antropologi americani,
ma è un materiale troppo scarso per
poterci offrire
un quadro delle prime fasi
dell'evoluzione umana.
Una coincidenza l'anno in cui a maggio
nacqui un mese prima del dovuto,
tre milioni di anni contro un trentasette
sulla Terra
testimoniano ragnatele d'infinito
tra un fossile e una scimmia che mi segue
negli angoli piú bui di una storia già
confusa.

Andrea De Alberti è sostanzialmente un poeta lirico. Scrive di sé, delle sue esperienze, della morte del padre, del rapporto con il figlio… Però lo fa con un taglio disassato rispetto ai canoni della poesia lirica. Questi temi entrano come di straforo in discorsi di altro tipo. Da quello paleoantropologico ed etologico che dà il titolo al libro, a quello che guarda ai fenomeni sociali della contemporaneità, siano l'Ikea o gli eroi della Marvel. Ne esce un viaggio antropologico-sentimentale lungo un percorso di poesie stranianti che catturano subito l'attenzione del lettore e lo coinvolgono in fecondi cortocircuiti mentali. È una poesia che provoca stupore perché nasce da una condizione di stupore e da quel po' di confusione mentale necessaria per cogliere i legami fra le cose.
Dall'altro lato quella di De Alberti è anche poesia saldamente legata alla tradizione novecentesca, quella piú profondamente colloquiale, quella di Sereni e di Raboni. E con i due maestri lombardi De Alberti condivide il tema della comunità tra morti e viventi, che diventa soprattutto comunità di padri e figli dai ruoli intercambiabili: «quel che saremo o che diventeremo, | forse ero io, forse eri tu prima di nascere, | un'andata e un ritorno, un arrivare nel silenzio».

 

Andrea De Alberti è nato a Pavia nel 1974. Lavora in un ristorante della sua città: l'Osteria Alle Carceri. Prima di questo ha pubblicato altri tre libri di poesia: Solo buone notizie (Interlinea 2007), Basta che io non ci sia (Manni 2010) e Litalía (La Grande Illusion 2011).

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