Laurence Sterne

La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo

Tristram Shandy è l’opera più celebre del prelato ed eccentrico romanziere Laurence Sterne: testo in cui la forma stessa della scrittura diventa contenuto, che si sviluppa eprende concretezza dal suo disfarsi nelle frequenti digressioni, nei salti temporali, nelle concatenazioni analogiche che legano episodi e temi. La traduzione di Flavia Marencode Steinkühl, condotta sulle edizioni originali pubblicate in vita dall’autore negli anni 1759-67 e qui confrontate con il testo stabilito da Melvyn New per la Florida Edition delle opere sterniane, restituisce lo scintillante tessuto del linguaggio, ricco di giochi verbali, rimandi interni e allusioni intertestuali. La curatela di Flavio Gregori costituisce un unicum nel panorama critico al di fuori del mondo anglofono per imponenza e complessità, contestualizzando il valore dell’opera nella tradizione culturale,letteraria, sociale e politica di riferimento.

Un divertentissimo romanzo sperimentale in nove volumi, scritto in forma autobiografica, nel quale l'apparente disordine della narrazione fa emergere l'umanità, dolente e giocosa, dei personaggi: dall'eccentrico Walter Shandy, padre del narratore, un erudito ossessivo e inconcludente, al bonario zio Toby, ex soldato in pensione, fissato con i suoi modellini dei teatri di guerra, a Yorick, parroco ironico e tagliente ma pieno di buon senso, alla vedova Wadman, vanamente innamorata dello zio Toby, fino a Tristram stesso, il narratore-padrone del testo, il quale impersona le idiosincrasie del mondo da cui è nato e a cui ridà vita nel suo ricordo.

L’umana polifonia dello spirito più libero. Vita di Laurence Sterne. Nota all’edizione. La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo. Note di commento. Bibliografia.

Laurence Sterne, prelato e romanziere (1713-1768), è uno degli scrittori più eccentrici e influenti di lingua inglese. Due suoi testi si sono imposti nel canone della letteratura universale: il Tristram Shandy, romanzo sperimentale in cui la forma stessa della scrittura diventa il contenuto del romanzo; e il Viaggio sentimentale in Francia e Italia, che lanciò la voga del "viaggio sentimentale" in tutta Europa e anche in Italia, grazie alla fortunata traduzione di Ugo Foscolo.