Avviso

Costantino

collana: archeologia e civiltà
editore: Electa
data pubblicazione: 2012
pagine: 300
prezzo: € 29,00
ISBN: 978883709270
a cura di: Gemma Sena Chiesa
traduzione di: 
argomento: catalogo mostra

Milano - Roma Reale, dal 25 ottobre 2012 al 17 settembre 2013

formato: brossura
per l'acquisto scegli tra:
ACQUISTA
 

Costantino 313 d.c.

L'Editto di Milano e il tempo della tolleranza

 

 


L'agile volume, riccamente illustrato, costituisce la sintesi più aggiornata e pregnante sul tema in una veste grafica che intende con la sua eleganza evocare i fasti costantiniani. La chiarezza degli scritti scientifici fa sì che il catalogo sia destinato a un pubblico più vasto di quello dei cultori della materia. Il catalogo si compone di una nutrita serie di saggi affidati ai maggiori specialisti italiani e stranieri che affrontano le varie tematiche al centro dell'evento espositivo.
Diversi saggi sono incentrati sulla rivoluzione religiosa che dalle persecuzioni volge al tempo della tolleranza: dopo l'attenta analisi delle fonti, si indaga l'origine del chrismòn dalle insegne imperiali al simbolo della fede vittoriosa per poi disegnare un quadro delle altre religioni dell'impero mentre si passa dal politeismo al dio unico. Altri studi ruotano intorno alle tre istituzioni che furono protagoniste dell'età di Costantino: la chiesa, l'esercito e la corte imperiale. Una sezione a parte è dedicata a elena e al suo potere femminile tra regalità e santità: i luoghi in oriente e a roma, la questione del suo ritratto, la tradizione iconografica anche moderna della Leggenda della Vera Croce. Completa il volume una schedatura completa e illustrata delle oltre duecento opere in mostra, provenienti dalle più prestigiose collezioni museali del mondo.

 

La mostra

A Palazzo Reale di Milano dal 25 ottobre 2012 al 17 marzo 2013 una mostra celebra l’anniversario della emanazione dell’Editto di Costantino a Milano nel 313 d.C.

Dal 25 ottobre 2012 al 17 marzo 2013, Palazzo Reale di Milano ospita la mostra Costantino 313 d.C., progettata e ideata dal Museo Diocesano di Milano e curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini.
L’iniziativa è promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale, Museo Diocesano di Milano e la casa editrice Electa, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, l’Arcidiocesi di Milano e l’Università degli Studi di Milano.
L’evento è posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Segreteria di Stato del Vaticano, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Patronato della Regione Lombardia e il Patrocinio della Provincia di Milano. La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Bracco.

La gallery delle immagini

Sito ufficiale della mostra

“Questa mostra rivela come Milano sia stata, oltre che la capitale politica e amministrativa di un impero, anche un riferimento etico e culturale – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri –. Milano, in quel preciso momento storico, ha saputo mostrare al mondo la propria profonda civiltà attraverso l’apertura ad ogni espressione di fede e alla tolleranza religiosa in un tempo in cui barbarie e intolleranza parevano regnare più sovrane dell’autorità imperiale”.

L’esposizione celebrerà l’anniversario della emanazione nel 313 d.C. dell’“Editto di Milano”, da parte dell’imperatore romano d’Occidente Costantino e del suo omologo d’Oriente, Licinio. Con esso il Cristianesimo, dopo secoli di persecuzioni, veniva dichiarato lecito e si inaugurava così un periodo di tolleranza religiosa e di grande innovazione politica e culturale. Il rescritto, infatti, riportava: Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto di accordare ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità.

Dopo Milano, la mostra proseguirà a Roma dal 27 marzo al 15 settembre 2013 nelle sedi del Colosseo e della Curia Iulia.

Le celebrazioni dell’Editto di Costantino si terranno anche ad Aquileia nel corso del 2013. Promosse dalla Fondazione Aquileia le iniziative avranno come punto focale l’antico complesso basilicale della città, uno dei luoghi di culto costantiniani meglio conservati.

Il percorso espositivo in Palazzo Reale si articola in sei sezioni che approfondiscono con più di 200 preziosi oggetti d’archeologia e d’arte, tematiche storiche, artistiche, politiche e religiose: dalla Milano capitale imperiale, alla conversione di Costantino, ai simboli del suo trionfo. Sono evidenziati i protagonisti dell’epoca, l’esercito e i suoi armamenti, la corte, i preziosi oggetti d’arte e di lusso.
Una importante sezione della mostra è dedicata a Elena, madre di Costantino, imperatrice e santa, per mettere in risalto la singolarità di questa figura femminile all’interno della corte imperiale e della storia della Chiesa.

Il visitatore sarà introdotto nella definizione della nuova forma urbana di Milano (Mediolanum), ricca città di provincia, assurta al ruolo di capitale d’Occidente e resa  di fatto una delle capitali dell’impero assieme a Nicomedia, residenza di Diocleziano, e alle sedi dei due Cesari, Costanzo Cloro a Treviri e Galerio a Sirmio.
Grazie a una cospicua documentazione archeologica, continuamente arricchita dall’attività di scavo e di ricerca intensificatasi negli ultimi decenni, si presenteranno i risultati, alcuni ancora inediti, degli ultimi rinvenimenti della città di Massimiano, Costantino e dei suoi successori.
Attraverso reperti e ricostruzioni, si potrà fare un ideale viaggio nella Milano imperiale; dal Palatium, edificio polifunzionale destinato ad accogliere non solo la sede dell’imperatore ma anche quella della complessa burocrazia e che doveva occupare tutta la parte nordovest della Milano romana, si passerà alle grandiose terme, identificabili tra gli odierni Corso Vittorio Emanuele e via Larga, al quartiere di piazza Meda, ricco di edifici privati, alla necropoli dell’area di Sant’Eustorgio, e ad altre zone della città.

Condividi questo articolo su...